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La missione impossibile di Mazzarri

Redazione

30 maggio 2013

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Walter Mazzarri ha lasciato il Napoli per andare ad allenare l'Inter e dopo il centesimo articolo letto sulla presunta 'nuova Inter' (dovrà subire pochi gol e segnarne tanti, possibilmente vincendo lo scudetto: queste le linee guida dell'ambizioso programma) ci permettiamo una domanda: perché nella percezione di Mazzarri, ma anche evidentemente degli stessi media e dei tifosi, l'Inter dovrebbe rappresentare un passo in avanti per la sua carriera? Perchè al di là di tutti i discorsi su ingaggi, rapporti umani, ambiente, ci sembra che questo aspetto tanto scontato non sia. Il Napoli, oltretutto anche per merito di Mazzarri, disputerà la Champions League entrando dalla porta principale, mentre l'Inter nemeno farà l'Europa League. Il Napoli ha una rosa di qualità molto superiore a quella nerazzurra, secondo molti (fra questi molti anche De Laurentiis) pari a quella della Juventus: lo scudetto è a un solo grande giocatore di distanza. E Cavani non è ancora stato ceduto... Il Napoli è, fra i grandi club che devono vincere per non essere linciati dalla folla, l'unico con il bilancio in attivo (per circa 14 milioni di euro) mentre l'Inter è quello con il peggior passivo (90 milioni o giù di lì): De Laurentiis avrebbe quindi in canna i soldi per una eventuale follia sul mercato, Moratti no. Il Napoli ha seguito un percorso di crescita costante nel tempo, in gran parte accompagnato da Mazzarri, mentre l'Inter va rifondata quasi totalmente. Il Napoli non vince qualcosa di pesantissimo (scudetto o coppa europea, perché la Coppa Italia vinta con Mazzarri in panchina è dell'anno scorso) dal 1990, l'Inter dal 2010: il ricordo di Maradona è una cappa meno opprimente di quello di Mourinho. Il Napoli non ha vecchie glorie pagate come giocatori ma con pretese dirigenziali o tecniche, personaggi che all'Inter non mancano. Il Napoli non è in vendita, l'Inter forse (ma proprio forse, il sospetto è che Moratti cerchi solo di far scattare il meccanismo 'presidente, resta con noi') sì e i nuovi proprietari potrebbero non avere Mazzarri in vetta alle proprie preferenze, come del resto Moratti. Per tutte queste ragioni la scelta di Mazzarri va contro la logica, se non quella della sfida impossibile. Meglio essere obbligato a puntare allo scudetto con una squadra da scudetto, come il Napoli, o con una non attrezzata? Insomma, la mano di Mazzarri dovrà vedersi ed essere anche molto forte.

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