Il Guerin Sportivo augura un buon Natale a tutti i suoi lettori, sia nella versione cartacea che in quella web. Il calcio di serie A si è fermato, ma non si è di certo fermato il mondo. Nemmeno quello dello sport: fra calcio estero, calcio italiano di serie B, pallacanestro, pallavolo, sci, football americano, eccetera, tutto si può dire tranne che in questi giorni un po’ morti manchino le opportunità alle famiglie di guardare qualcosa di diverso dal solito e magari fare dei confronti. Per noi del Guerino è stato un anno di grandissimi successi, che sul web e in edicola sono misurabili in maniera esatta, ma visto che non siamo per le celebrazioni evitiamo anche le autocelebrazioni e parliamo dell’anno che è stato in attesa di quello che verrà. Restringendo il discorso al calcio, cioè l’oggetto del 90% dei nostri articoli, nell’attesa di una svolta guerinesca a cui stiamo lavorando da mesi e che non vediamo l’ora di annunciare.
Abbiamo cercato di non parlare di arbitri, se non per questioni regolamentari generali (tipo l’ultima folle direttiva sul fuorigioco). Andando a memoria, non ricordiamo sul Guerino il vivisezionamento di una singola partita né tantomeno di un singolo episodio: assurdo mettersi in competizione con moviole da mille angolazioni pochi secondi dopo i fatti contestati, che permettono a ognuno di farsi una propria opinione. Questo non significa essere ingenui e pensare che tutto sia pulito.
Abbiamo parlato molto di tifo, organizzato e non, convinti che il tifo sia la base del calcio e del suo successo. Chi parla di spettacolo e addirittura di passatempo ignora la specificità di questo sport, fondato sulla contrapposizione anche fuori dal campo, sulla discutibilità di ogni suo aspetto e sulla sostanziale semplicità dei suoi meccanismi. Insomma, il calcio senza tifosi non solo non ci piace ma probabilmente non potrebbe nemmeno esistere. Questo non significa che i tifosi siano per forza di cose ottusi: una significativa percentuale è critica nei confronti della propria squadra e cosciente della giusta importanza che dovrebbe avere il calcio nelle nostre vite. Noi del Guerino ci rivolgiamo a questa percentuale, che pensiamo essere maggioranza (per quanto silenziosa). Tifoso non è sinonimo di ultras o di ignorante.
Abbiamo parlato pochissimo di gossip e solo per spiegare alcune situazioni calcistiche evitando allusioni da parrocchietta. Non per snobismo, perché il 100% degli esseri umani ama i pettegolezzi (poi c’è chi vuole sapere quelli sul vicino di casa e chi invece si concentra su Balotelli), ma perché il lettore del Guerino da oltre un secolo cerca spunti di discussione e in questa materia da discutere c’è ben poco (meglio cliccare sulla photo gallery, è senz’altro più onesto).
Abbiamo parlato molto di economia applicata al calcio, senza rendere omaggio al fair play finanziario dell’Uefa (una bufala pazzesca, come ormai è evidente: chi ha i soldi continua a spenderli come vuole). La competizione e lo sport sono possibili solo fra avversari non diciamo uguali ma almeno di taglie non troppo diverse. Il peso massimo può essere messo in difficoltà da un peso medio e in certe giornate da un welter ispirato, ma certo non da un peso piuma. Per questo chi partecipa allo stesso torneo dovrebbe avere una base finanziaria comune.
Abbiamo parlato e non parlato di tante altre cose legate al calcio (scommesse, televisione, politica sportiva, eccetera), ma l’elenco completo è senz’altro meno importante egli auguri che la direzione e la redazione del Guerino vogliono fare a simpatizzanti e antipatizzanti. Rubiamo ad Arrigo Sacchi una frase che ben sintetizza la niostra filosofia: il calcio è la più importante delle cose meno importanti. Natale è un’occasione per ricordarselo. Auguri veri dal Guerin Sportivo.