Alla fine, decisa come non mai, Barbara Berlusconi ha silurato Massimiliano Allegri dopo la disfatta di Sassuolo, nella notte che ricorderemo anche per il poker di Domenico Berardi. La giovane manager l’ha fatto nel modo che è più congeniale a lei e alla madre Veronica: un comunicato all’Ansa in cui si chiedevano cambiamenti repentini.
E sono arrivati. Massimiliano Allegri non è più allenatore del Milan dopo tre anni e mezzo in rossonero e uno scudetto vinto ai tempi di Ibrahimovic e Thiago Silva. In queste ore, mentre sto scrivendo, si cerca il successore. E tutto mi fa pensare che sarà proprio Barbara, magari dopo un definitivo confronto con papà Silvio, a fare il nome del tecnico. L’esonero di Allegri si porta infatti dietro un’altra ovvia, logica conseguenza: l’ulteriore indebolimento di Adriano Galliani, tenuto ormai legato alla sola corda della costosa liquidazione.
Ecco: chi sarà il nuovo allenatore del Milan? Pippo Inzaghi, che bene ha fatto in Primavera e che gode di molti sostegni, o Clarence Seedorf, che conta sull’appoggio principale, quello della proprietà? Sappiamo che i contatti con l’olandese non si sono mai interrotti e che lui, malgrado viva in Brasile, sta svolgendo un corso da allenatore per corrispondenza, una roba abbastanza ridicola agli occhi di chi deve sostenere il ben più complesso Master di Coverciano. Inzaghi è amatissimo dai tifosi, specie in curva, e da molta stampa rossonera. Seedorf dal capo, col quale ha un evidente feeling.
Eppure, io oggi continuerei con Mauro Tassotti, l’unico che può salvare il Milan in una situazione oggettivamente difficile. Da oltre 10 anni, il Tasso costituisce la vera continuità tecnica del Milan. Ha affiancato Ancelotti e poi Leonardo e poi Allegri con spirito leale e riconosciute capacità. Da anni meriterebbe una chance in proprio, ma forse gli manca una faccia da modello di Armani o Dolce e Gabbana.
A ogni modo, Tassotti oggi offre un altro vantaggio: non bruciare nessuno. Poniamo infatti l’ipotesi che Seedorf sbarchi subito a Milanello e che - con una squadra modesta come questa - faccia male. Sarebbe riproponibile a settembre? No. Stesso discorso per Pippo, che ancora non ha la sufficiente esperienza per pilotare un Diavolo ferito e azzoppato. Per questo, insisto, Tassotti è l’unica formula sensata. Ma non verrà presa, perché il Milan in questo momento storico ha poco, pochissimo di sensato.
@matteomarani