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Redazione

21 agosto 2014

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La fortuna della serie B è che interessa a nessuno, a parte i pochi tifosi delle squadre coinvolte, se no la vicenda del ripescaggio del Novara (o di altri aspiranti) avrebbe avuto una eco mediatica molto maggiore da tanto che è ridicola. Usando l'avvocatese antico, quasi tutti scesi in campo a sostenere (quando si dice il caso) la squadra del proprio paesello, però la sintesi della vicenda è facile. Fino allo scorso campionato il torneo era a 22 squadre e siccome nessuno (tranne gli spettatori, sfiniti da almeno un mese di partite inutili e a rischio sotto vari profili) aveva interessa a ridurre il numero delle partecipanti si era trovata una soluzione di compromesso, cioè di lasciare la riduzione nelle mani della crisi economica. Fallisce il Siena e le squadre in teoria dovrebbero diventare 21 (retrocesse e promosse non sono cambiate) con una che riposa a rotazione e la speranza in un altro fallimento nel 2015 o di un intervento della FIGC. A questo punto entra in scena in maniera del tutto pretestuosa il Novara, retrocesso dopo avere perso il playout con il Varese: che si appella al CONI, il cui collegio di garanzia (presieduto dall'ex ministro di Forza Italia Franco Frattini) ha in maniera inspiegabile disposto il ritorno alle 22 squadre. Un'invasione di campo che curiosamente avviene proprio nel periodo in cui il presidente del CONI Malagò sogna di mettere in qualche modo sotto tutela Tavecchio: impresentabile, come abbiamo più volte scritto, ma non più di tanti colleghi presidenti di federazione votanti per Malagò. Buon per il Novara, quindi? Forse, perché nel frattempo hanno iniziato in molti a sognare. Reggina, Juve Stabia, Lecce (che alla lettera della norma nemmeno potrebbe fare domanda, vista la recente penalizzazione) ed altri con argomentazioni che hanno invaso web e giornali. I club potenzialmente ripescabili sono 32, ma molti hanno avuto la decenza di non fare domanda. Come andrà a finire, in sostanza? Il problema è tutto della FIGC, nel silenzio della Lega di B e del commissioner de' noartri Abodi. La certezza è che la serie B rimarrà a 22 squadre, per non ingaggiare una battaglia con il CONI, ma la scelta del nome della ripescata sarà solo politica. In un 'chi conosce chi' che fra i dirigenti dello sport è l'unico criterio che conta. Asterisco: tirare su una squadra dal basso significa sconvolgere anche i calendari di tutti gli altri campionati. Asterisco 2: sperare di cambiare il format della B lasciando fare ai fallimenti è stata una non decisione, una scommessa sbagliatissima. Ed Eurobet non c'entra, anzi come tutti i bookmaker è danneggiata dal calcio finto. Twitter @StefanoOlivari

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