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Blatter e la passione senile per la tecnologia

Redazione

10 ottobre 2014

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L'Italia possibile sperimentatrice della moviola in campo nel calcio, non solo per situazioni di posizione (fuorigioco, gol-non gol) ma anche per situazioni di contatto, fa venire in mente una vecchia frase di Giulio Andreotti: "Una grande pianta per crescere ha bisogno anche del letame". Fuor di metafora intendeva in qualche modo giustificare l'esistenza di qualche malfattore nelle fila della Democrazia Cristiana, mentre rapportate al nostro calcio queste parole potrebbero adattarsi benissimo a quella cloaca dall'aria irrespirabile che da anni è la politica sportiva italiana. Tutti i titoli sull'argomento e questo stesso articolo sono basati sostanzialmente sul nulla, cioè su una lettera che Tavecchio asserisce di avere spedito a Blatter, manifestando la disponibilità dell'Italia a sperimentare nuove tecnologie anche nella sua Serie A. Nulla di più di un escamotage per non entrare nelle polemiche del dopo Juventus-Roma, per sua fortuna entrambe società che avrebbero votato Albertini e quindi senza una pregiudizialmente 'preferita' dal presidente della FIGC (anche se come tutti gli italiani che tengono alla carriera, per non dire al posto, Tavecchio sa che sbagliare contro il mondo agnelloide è molto pericoloso). Una lettera che però fa seguito alle grandi svolte annunciate da Blatter sul magazine della FIFA, in cui si è scagliato contro la regola del gol che in trasferta vale doppio (a parità di gol totali) nelle partite andata-ritorno (secondo il numero uno FIFA, ben diverso dall'immagine che ne ha dato Tim Roth in 'La grande passione', favoriscono troppo la squadra che gioca in trasferta il ritorno), un tema che non ci sembra appassionare più di tanto i tifosi. Per quanto riguarda le tecnologie, in effetti Blatter ha annunciato una sperimentazione ma solo in tornei minori e giovanili: il primo grande palcoscenico per l'instant replay dovrebbe-potrebbe essere il Mondiale Under 20 che si giocherà in Nuova Zelanda l'anno prossimo. Quasi inutile ricordare che tutto deve passare dalla prossima riunione dell'International Board, i cui 8 membri sono per metà di nomina FIFA e per metà appartenenti alle 4 federazioni UK (anacronismo assurdo: Italia, Brasile e Germania non possono decidere sulle regole del calcio, ma l'Irlanda del Nord e il Galles sì). Possibile che il sì alla sperimentazione passi, anche se in ogni caso l'uso a pieno regime sarebbe finanziariamente e tecnicamente possibile solo in grandi manifestazioni per nazionali e nei tornei per club più ricchi. La lettera di Tavecchio ha comunque raggiunto il suo scopo. @StefanoOlivari

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