L’amichevole in programma questa sera a Marassi tra Italia e Albania sarà il primo incrocio assoluto tra le due nazionali. Quella albanese è una compagine in crescita, che da quando ha l’italiano Gianni De Biasi in panchina, ha fatto progressi talmente grandi da non doversi più vergognare a pronunciare la parola “qualificazione” e a sognare un posto tra le magnifiche ventiquattro che andranno all’Europeo.
Al momento occupa il quarantottesimo posto del Ranking Fifa, posizione che ne fa la trentesima nazionale europea, meglio di selezioni che di tornei in passato ne hanno giocati, come Ungheria, Irlanda, Bulgaria, Norvegia e Lettonia. Nelle qualificazioni per Euro 2016, l’Albania ha vinto in Portogallo e pareggiato in casa con la Danimarca, cogliendo quattro punti contro le due squadre più forti del suo girone, prima di subire lo 0-3 a tavolino contro la Serbia, nella famosa gara dello scorso 14 ottobre, interrotta al 40’ sullo 0-0 per il volo sopra il cielo del Marakana di Belgrado del drone con la bandiera della Grande Albania (Albania, Kosovo e parti di Macedonia, Grecia e Montenegro) e per la rissa che ne è nata in seguito. Non sappiamo se potrà competere fino alla fine per ritagliarsi un posto in Francia, ma già nelle qualificazioni ai Mondiali brasiliani, De Biasi - che è in sella all’Albania dal 2011 - aveva ben figurato: nonostante il penultimo posto nel girone, fino a due partite dalla fine l’Albania aveva ancora i play-off nel mirino, salvo poi scivolare nei turni finali. In quella campagna non sono mancati i risultati di spessore, come la vittoria per 1-0 a Oslo contro la Norvegia, tuttavia è mancato quel qualcosa in più per fare il salto di qualità. Salto di qualità che in Albania sognano di fare oggi, approfittando dell’Europeo allargato a 24 squadre: una formula che permetterà di certo il passaggio di qualche sorpresa. D’altronde a De Biasi non mancano elementi da seguire con interesse.
Osservando i convocati per questa sfida contro gli azzurri, vediamo come l’ex tecnico di Torino e Udinese possa vantare giocatori che militano nel campionato italiano, come il portiere della Lazio Etrit Berisha, il difensore dell’Empoli Elseid Hysaj, il centrocampista del Pescara Ledian Memushaj e soprattutto Lorik Cana, sempre della Lazio, capitano della nazionale rossonera e colonna portante della difesa: suo il record di presenze nella nazionale albanese.
Altri importanti elementi dello scacchiere di De Biasi sono Mërgim Mavraj, difensore del Colonia andato a segno nel prestigioso 1-1 ottenuto nell’amichevole contro la Francia pochi giorni fa; l’altro difensore Debatik Curri, da una decina d’anni nei ranghi della nazionale; il duttile Andi Lila, difensore dei greci del Giannina, che può essere impiegato anche a centrocampo; il centrocampista Burim Kukeli, che gioca negli svizzeri dello Zurigo; l’attaccante classe 1991 Bekim Balaj, autore del bellissimo gol-vittoria contro il Portogallo alla prima giornata (nonché il giocatore che si è preso la sediata da parte di un tifoso serbo nell’incriminato match sopra citato). In rampa di lancio c’è anche Sokol Çikalleshi, attaccante ventiquattrenne dell’RNK Spalato, ancora in attesa del primo gol in nazionale, mentre tra i difensori va citato anche Taulant Xhaka del Basilea, che è il fratello maggiore di Granit, il quale ha preferito giocare per la Svizzera. Non è più titolare Hamdi Salihi, miglior marcatore in attivitàdella nazionale albanese con undici reti segnati (il record generale è di Erjon Bogdani, vecchio volto della nostra Serie A, arrivato a diciotto).
A Tirana c’è grande entusiasmo attorno ai “kuq e zinjtë” (rossoneri). “Speriamo di arrivare in Francia”, ha dichiarato il presidente della federazione Armand Duka: “Sono certo che saremmo la nazionale con più tifosi al seguito”. I diecimila tifosi albanesi attesi a Genova per quella che è solamente un’amichevole sembrano in effetti dargli ragione.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco
Nella foto, De Biasi e Cana, rispettivamente allenatore e capitano dell'Albania.