Berlusconi sta vendendo Mediaset Premium a Murdoch e quindi si va verso una fusione con Sky? L'indiscrezione, lanciata da Dagospia, è di sicuro credibile visto che Mediaset Premium è sul mercato da almeno un anno, al punto che a inizio 2014 si era andati a un passo dalla firma con Al Jazeera, desiderosa di entrare con forza nel mercato televisivo italiano, e soprattutto che Sky ha esaurito in Italia la sua fase propulsiva e che la tendenza dei suoi abbonamenti è al ribasso (siamo sui 4 milioni e 700 mila), in un paese dove 70 euro in più o in meno al mese fanno ormai la differenza. Credibile non significa che questo scenario si concretizzerà, anche se l'investimento folle fatto da Mediaset sull'esclusiva della Champions League 2015-2018 fin dal primo momento era sembrato a tutti solo un biglietto da visita per 'vendersi' meglio o almeno per accordarsi (magari come fornitori di uno o più canali, o di semplici contenuti) da una posizione di forza. Detto questo, la prima curiosità è vedere come gli editorialisti alla carta giustificherebbero questo ennesimo monopolio, nemmeno mascherato: dovrebbero almeno vergognarsi di scrivere la parola 'mercato' in un paese in cui la concorrenza è solo una minaccia per trattare meglio la spartizione del bottino (diversamente Italo non avrebbe gli stessi prezzi di Trenitalia, o Vodafone di Tim, eccetera). La seconda curiosità è ovviamente calcistica: con un soggetto pay unico, formalmente o anche solo di fatto (basterebbe un accordo fra Mediaset e Sky per avere la stessa produzione e differenziarsi nelle piattaforme), la Lega si troverebbe a dover trattare con un solo interlocutore per quanto riguarda la sua principale fonte di sostentamento, quei diritti televisivi per il territorio nazionale che hanno fatto trascurare i tifosi classici, quelli da stadio, che ormai contano per il 10% dei fatturati. I diritti per il triennio 2015-2018 sono già stati venduti (e in gran parte già usati dai club, nella migliore delle ipotesi come garanzie di un debito), ma il futuro per la serie A si prospetta agghiacciante a meno che la Lega non cambi passo e crei una sua televisione, diventando imprenditrice di se stessa almeno per poter trattare senza il cappello in mano. Vale anche il discorso contrario: senza calcio di serie A Sky, Mediaset, Sky-Mediaset o come la vogliamo chiamare, chiuderebbero domani mattina, con tutto il rispetto per gli altri sport e per il calciomercato. Conclusione? È molto probabile che dopo il 2018 alla serie A arrivino meno soldi dalle televisioni, potrebbe quindi diventare difficile anche arrivare alla riserve scontente dei grandi club europei. Giovinco non ha fatto una scelta giusta, ma giustissima.
Twitter @StefanoOlivari