Week-end di semifinali di Coppa di Lega nel calcio scozzese. Il sorteggio ha riservato due sfide affascinanti, visto che andranno in scena l’Old Firm e il New Firm, ossia la “vecchia ditta” tra Celtic e Rangers e la “nuova ditta” tra Aberdeen (detentore del trofeo) e Dundee United, così soprannominate negli anni Ottanta, quando le due squadre ruppero lo strapotere delle due grandi di Glasgow, conquistando campionati e coppe. L’Aberdeen vinse tre titoli scozzesi (1980, 1983, 1984) con Alex Ferguson in panchina e quel titolo del 1984 rimane oggi l’ultimo conquistato da una che non sia Celtic o Rangers. Il Dundee United riuscì a imporsi nella stagione 1982-83 e in Italia conobbe una certa notorietà quando affrontò la Roma in semifinale di Coppa dei Campioni (e in seguito giocò una finale di Coppa Uefa, 1986-87). Ma Aberdeen e Dundee United sono entrambe in Premiership e si affrontano abitualmente anche in campionato, per cui la loro partita, già meno nobile e prestigiosa, desta meno interesse rispetto alla semifinale di domenica. I riflettori infatti sono tutti puntati sull’incrocio tra Celtic e Rangers, e non solo per il prestigio delle due compagini, ma soprattutto perché le due rivali non si affrontano dal 2012, anno in cui i Gers fallirono e furono costretti a ripartire dalla quarta serie del calcio scozzese. Passo dopo passo, i protestanti di Glasgow sono ora in Championship, la nostra Serie B, ma difficilmente centreranno la promozione diretta, visto che il distacco con gli Hearts è di tredici punti (con una partita in meno, ma anche se fossero dieci, si parla di un’impresa: più percorribile una promozione attraverso i play-off) e la loro stagione è stata finora abbastanza travagliata (se ne è andato anche il tecnico McCoist e i tifosi non hanno gradito il nuovo mister ad interim McDowall, per il suo passato proprio al Celtic).
La partita più sentita di Scozia (nella classifica dei 100 derby più sentiti al mondo, il Guerino lo aveva collocato al primo posto) si ripresenta dunque dopo un lungo lasso di tempo e per la prima volta Celtic e Rangers si affrontano dopo il referendum sull’indipendenza della Scozia dello scorso settembre. Unionisti e fedeli alla corona, i supporters dei Rangers; indipendentisti quelli del Celtic.
Ovviamente i Bhoys partono favoriti: la formazione di Ronny Deila (tecnico norvegese al primo anno in biancoverde), prima in campionato e prossima avversaria dell’Inter in Europa League, vanta giocatori di livello: l’irlandese Anthony Stokes, lo scozzese Kris Commons e lo svedese John Guidetti. I Rangers rispondono con l’esperienza di Kris Boyd, Lee McCulloch e Kenny Miller. Il quattrocentesimo Old Firm si è fatto attendere: comunque vada, scommettiamo che ad Hampden Park ci sarà un’atmosfera da brividi.
Giovanni Del Bianco