Anche se continuiamo a giudicarla con lo stesso metro della NASL di Chinaglia, la MLS ha ormai raggiunto dimensioni sportive e finanziarie da campionato europeo di fascia media: se prendiamo sul serio la Eredivisie non si capisce perché non riservare lo stesso trattamento alla lega statunitense la cui stagione è al via con l'aumento delle squadre da 18 a 20 (New York City e Orlando City, la squadra di Kakà) e che dal vivo ha superato le affluenze reali della nostra serie A: nel 2014 19.148 spettatori a partita, con il boom dei 43.734 dei Seattle Sounders. Dal vivo superate anche la NBA e la NHL, un dato impressionante anche al netto della considerazione che basket e hockey non si possano giocare in megastadi. Rimane un problema televisivo, soprattutto in patria, dove le cose vanno bene sulle tivù a pagamento ma meno bene in quelle generaliste free, dove gli sport dominanti presidiano le proprie posizioni grazie anche a megacontratti che le televisioni devono ammortizzare. Questo non toglie che l'americano medio del 2015 conosca il calcio, anche a livello di pratica (soprattutto scolastica), molto più di quanto l'europeo medio conosco non diciamo il baseball ma uno sport comunque diffuso come il basket. Soprattutto nelle fasce di popolazione più giovani il calcio è conosciuto anche al di là di quei due o tre nomi di notorietà mondiali che tutti sanno. Da Kakà a Giovinco, da Villa a Keane, aspettando Gerrard a luglio e avendo anche ottimi modelli nazionali come Dempsey e Bradley (incredibilmente Donovan si è ritirato a soli 32 anni), la lega si propone di destare interesse anche fuori dagli Stati Uniti. Da noi sarà visibile su Eurosport (ed Eurosport 2, oltre che su Eurosport Player), che ha appena raggiunto un accordo valido fino al 2018 e quindi per quattro stagioni (quella MLS termina a dicembre), per la trasmissione di tutte le partite della stagione regolare, dell’AT&T All-Star Game, dei playoff e della MLS Cup. In ogni fine settimana, quindi, in Europa si dovrebbero vedere fino a 4 partite in diretta della MLS. Siccome Eurosport non è un ente benefico, forse siamo noi che dovremmo cambiare il modo di guardare alla MLS.
Twitter @StefanoOlivari