Euro 2016, Spagna-Repubblica Ceca 1-0

Al fischio d'avvio, il materializzarsi della fine di un regno: quello di Iker Casillas, sostituito tra i pali dall'erede designato David De Gea. Vrba lascia in panchina il suo migliore uomo nelle qualificazioni, Dockal. Fase di studio nei primi dieci minuti, con l'unica emozione (per così dire) data da Morata che abbatte in scivolata uno degli assistenti dell'arbitro Marciniak. Da quel momento in poi si assiste ad un monologo della squadra di Del Bosque, con la Repubblica Ceca mai oltre la trequarti avversaria e che si limita a respingere gli attacchi senza costruire nulla. Spagna pericolosamente al tiro due volte con Morata: prima di destro su suggerimento di Silva e poi con un diagonale mancino su imbeccata di Iniesta. L'effervescente Nolito vede Busquets, lo serve al limite dell'area ma il destro al volo finisce alto. Iniesta prova addirittura a sorprendere fuori dai pali il guardiano ceco, senza fortuna. Al 41' Davíd Silva calcia addosso a Cech in uscita bassa, che neutralizza facilmente anche un tiro pretenzioso da quaranta metri di Sergio Ramos: come si sarebbe detto in passato, una parata solo per i fotografi. Si va al riposo a reti inviolate, con la bilancia nettamente pendente dalla parte iberica. La ripresa si apre subito con un pericoloso disimpegno in angolo di Hubník e l'occasione ceca ad opera dello stesso difensore: un tentativo in spaccata che costringe De Gea ad interrompere il suo sonnellino. La Spagna continua il dominio, schiacciando sempre più gli avversari nella loro metà campo, ma senza concretizzare. Al 65' la Spagna rischia ancora grazie al provvidenziale salvataggio di Fàbregas sul colpo di testa di Gebre Selassie destinato al compagno Kaderábek. Il nettissimo dominio della Roja prende forma finalmente all'87': morbido cross di Iniesta verso il secondo palo ed incornata vincente di Piqué. C'è ancora la possibilità del pari per i cechi al 92', ma il destro di Darida vede l'opposizione di De Gea. Finisce 1-0 con i campioni in carica deludenti e, a dirla tutta, bravissimi a guardarsi allo specchio senza badare alla concretezza. La Repubblica Ceca, poverissima di qualità ed idee, non poteva fare di più: ma ha a lungo creduto in un pari che sarebbe stato decisamente immeritato. I PIÙ E I MENO + Andrés Iniesta: la classe non è acqua. Non spreca mai un pallone, cercando di produrre il lampo decisivo per tutta la gara. I suoi sforzi trovano infine soddisfazione, con l'assist per Piqué. + Álvaro Morata: va più volte al tiro. Non riesce a risultare efficace fino in fondo, ma dimostra che c'è e possiede la qualità per essere titolare. + Theodor Gebre Selassie: schierato sulla destra ma da centrocampista, viene scelto da Vrba per opporre dinamicità. Se la cava bene. - Jordi Alba: non incide con le sue accelerazioni sulla corsia mancina, risultando un po' impacciato. - Tomás Rosicky: il capitano della Repubblica Ceca è da anni solo l'ombra del centrocampista talentuoso del passato. Una presenza quasi impalpabile. - Pavel Vrba: esclude il migliore suo giocatore, Dockal, con un'inspiegabile decisione. La sua squadra risulta piuttosto molle ed arrendevole. IL TABELLINO Tolosa, 13 giugno Spagna-Repubblica Ceca 1-0 87' Piqué Spagna (4-3-1-2): De Gea; Juanfran, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Fàbregas (70' Thiago Alcántara), Busquets, Iniesta; David Silva; Morata (62' Aduriz), Nolito (82' Pedro). In panchina: Casillas, Azpilicueta, Bartra, Koke, Vázquez, Bellerín, San José, Bruno Soriano, Sergio Rico. Ct: Del Bosque. Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech; Kaderabek, Sivok, Hubnik, Limbersky; Darida, Plasil; Gebre Selassie (86' Sural), Rosicky (88' Pavelka), Krejci; Necid (75' Lafata). In panchina: Kadlec, Dockal, Pudil, Skoda, Kolár, Vaclík, Skalák, Koubek. Ct: Vrba. Arbitro: Marciniak (Polonia). Note: ammonito Limbersky; recupero: 1' pt, 3' st. Uomo partita Uefa: Iniesta. Fabio Ornano @fabio_ornano