Azzurri in cerca di conferme dopo il convincente e vincente esordio contro il Belgio, che ha portato gli uomini di Conte ad ottenere il plauso di gran parte della stampa estera. Svezia già ad un crocevia che potrà dire di più sulle effettive chance di qualificazione, dopo il pareggio con l'Irlanda nella prima gara. Conte cambia solo una pedina, inserendo Florenzi per Darmian, mentre Hamrén sostituisce Berg con Guidetti, oltre ad inserire Johansson ed Ekdal. Prima frazione bloccata, senza vere occasioni: ci si deve accontentare di un destro strozzato di Florenzi (10'), un colpo di testa sbilanciato di Ibrahimovic (28') su traversone di Kallström e un destro pretenzioso di Guidetti (40'), che esce nettamente sul fondo. Portieri quindi non impegnati, ma si può tranquillamente dire altrettanto degli attaccanti. Nel complesso, 45 minuti bruttini soprattutto per colpa di un'Italia disunita e che non pressa gli avversari: tutto il contrario rispetto alla gara d'esordio. Bene Olsson e Forsberg nella Svezia. Dalla panchina azzurra si percepisce che Conte sta per effettuare qualche cambio nello scacchiere azzurro, soprattutto in attacco. Pellè (49') riesce a liberare un destro sul fondo prima di essere sostituito da Zaza, poi Parolo (51') calcia in scivolata ma viene murato in corner. Grande spavento per i tifosi italiani al 72', quando Olsson serve sul secondo palo Ibrahimovic: Buffon è fuori causa, ma Ibra non riesce a segnare. Ad ogni modo, fuorigioco. Più concreta la palla-gol costruita dall'Italia dieci minuti dopo, con Giaccherini che pesca Parolo: incornata che colpisce la parte superiore della traversa. Quella che si avvia alla fine è una partita scialba, che viene incredibilmente cambiata all'88'. Zaza sfiora di testa e serve Éder, che si accentra e si infila di forza nella difesa svedese: il suo destro sul montante più lontano non lascia scampo ad Isaksson. L'ultima chance è per Candreva, che in diagonale non riesce a superare l'estremo difensore avversario. Italia-Svezia termina così 1-0, cambiando di colpo il discorso qualificazione per entrambe. Gli uomini di Conte a questo punto sono già matematicamente agli ottavi, mentre la Svezia se la vedrà nell'ultima difficilissima gara contro il Belgio, verosimilmente per lottare con le altre terze. Per dovere di cronaca, Italia deludente e povera di idee, principalmente a causa di un approccio negativo alla gara.
I PIÙ E I MENO
+ Éder: ripaga la fiducia di Conte, impegnandosi per tutta la gara. Assolo formidabile per la rete che decide l'incontro.
+ Marco Parolo: tanto lavoro oscuro, ma anche inserimenti puntuali. Per lui una traversa nel secondo tempo.
+ Jonas Olsson: è un pericolo costante sulla corsia mancina. Sforna cross a ripetizione, con efficacia.
+ Kim Kallström: l'Italia raramente riesce a passare nella sua zona, perché si fa valere con grande esperienza.
- Graziano Pellè: quasi mai nel vivo dell'azione, non si interfaccia bene con i compagni ed in particolare con Éder.
- John Guidetti: classico attaccante tutto fisico e gomiti alti. Oggi non gli è andata bene.
- Erik Johansson: titubante se pressato, ma l'Italia non si è resa bene conto di questo particolare.
IL TABELLINO
Tolosa, 17 giugno
Italia-Svezia 1-0
88' Éder.
Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, De Rossi (74' Thiago Motta), Giaccherini, Florenzi (85' Sturaro); Pellè (60' Zaza), Éder. In panchina: Sirigu, Marchetti, Ogbonna, De Sciglio, Darmian, Bernardeschi, El Shaarawy, Insigne, Immobile. Ct: Conte.
Svezia (4-4-2): Isaksson; Lindelöf, Johansson, Granqvist, Olsson; Larsson, Ekdal (79' Lewicki), Kallström, Forsberg (79' Durmaz); Guidetti (85' Berg), Ibrahimovic. In panchina: Lustig, Olsen, Jansson, Hiljemark, Wernbloom, Augustinsson, Kujovic, Zengin, Carlgren. Ct: Hamrén.
Arbitro: Kassai (Ungheria).
Note: ammoniti De Rossi, Olsson, Buffon; recupero 0' pt, 3'st.
Uomo partita Uefa: Éder.
Fabio Ornano
@fabio_ornano