Si ferma il campionato e si vola tutti a Desio per le Final Eight di Coppa Italia 2015, con la formula delle migliori otto del girone di andata che se la giocano in quarti – semifinali e finale in una all inclusive di basket di tre giorni (da oggi al 22 di febbraio).
Milano parte da favorita e cerca di sfatare il tabù (far scendere la scimmia dalla spalla, dicono i neozelandesi) di una coppa che non vince dal 1996: allora la squadra si chiamava Stefanel e parlava triestino (ma anche slavo) ed era una vera e propria ammazza Bologna (Virtus, prima, e Fortuitudo, poi, in finale scudetto). In panchina sedeva il condottiero montenegrino Bogdan Tanievic, ai suoi ordini una truppa formata da gente del calibro di De Pol (al massimo della sua forma), Gregor Fucka (ala/pivot... ma anche no, di 215 cm), Dejan Bodiroga (uno dei giocatori più completi mai visti in Europa), Rolando Blackman (quando gli americani erano americani), proveniente dall'NBA (Dallas e New York) via Atene, conosciuto come un difensore ma capace di 28 punti in finale contro Verona. A capitanare e guidare in campo la squadra c'era Gentile, Nando, per chi non lo ha mai visto giocare: di lavoro playmaker, disposto a tutto per vincere, vero leader in campo, papà dei due monelli che vestono le maglie di Milano (proprio la sua) e Cantù. Gente che di Basket ne sapeva e che portava al palazzo dello sport plotoni di tifosi e appassionati... senza nulla togliere alla squadra attuale.
Hackett, Gentile e compagni se la dovranno vedere al primo turno con Avellino, asfaltata nell'ultima di Serie A e non in grande forma. La squadra irpina, al momento incapace di ritrovare il ritmo di gioco che ha caratterizzato la prima fase del campionato, subisce anche la contestazione dei tifosi (che in Italia non si nega a nessuno).
Nella stessa parte del tabellone ci sono Venezia e Brindisi, con i veneziani agli ordini di Recalcati che partono come favoriti, con Peric in ottima forma, Goss che (vista l'età) rischia di subire le tre (forse) partite ravvicinate e i tre sensi tutti da decifrare. Dall'altra parte Brindisi che, fresca della vittoria in Eurochallenge, si presenta come avversario spinoso, capace di spostare il gioco vicino a canestro (proprio dove Venezia è più leggera), con Denmon e Mays e con Jacob Pullen, il play georgiano (ma si legge statunitense) in grado di portare in egual misura fosforo e punti.
Nella parte opposta del tabellone Sassari (all'epoca delle qualificazioni era seconda) che ha appena battuto Roma al termine di una partita non bella ma importante per la classifica e che cerca di tornare a correre con Dyson, Logan, Sosa e Lawal a tirare la volata, a tutti i compagni di squadra, contro Cremona. La squadra di Pancotto è guidata da Vitali, assist man del campionato, che sta cercando intesa con Cusin che a trenta anni, potrebbe togliersi qualche soddisfazionestefano proprio contro la squadra che l'ha preso a tagliato dopo solo 3 giornate di campionato.
Completano il tabellone Reggio Emilia e Trento per un quarto di finale che nonostante la differenza in Classifica è davvero equilibrato, Menetti ha un gruppo in crescita che si affida a Polonara, Cervi, Della Valle per gli italiani e Kaukenas (37 anni) e Drake Diener per gli stranieri. Trento non è nelle condizioni del girone di andata, ha segnato il passo, perso per 4 volte di seguito e poi si è ripresa strapazzando Brindisi: Mitechell, Grant, Sanders, Baldi Rossi e Spanghero potrebbero essere gli outsider della competizione.
Per i bookmaker Milano è strafavorita con una quota da 1,80, con Venezia a 9,00, Reggio Emilia a 6,00 e Sassari quotata a 5,00 a fare da inseguitrici. Per chi ama il rischio: Brindisi è data a 13,00, Trento quotata 30,00 e per chi ha coraggio: Avellino e Cremona 35,00.
Luigi Ceccon, in esclusiva per Guerin basket