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Petrucci, Malagò e i tre ribelli

Petrucci, Malagò e i tre ribelli

Redazione

22 marzo 2016

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La nona giornata di campionato registra i segnali di vita di Venezia che approfitta del suicidio di Caserta (0 a 14 negli ultimi 3 minuti di gara) e torna a vincere, per giunta in trasferta. 24 punti in classifica e sesto posto in griglia playoff: è già qualcosa. Segnali di vita anche da Sassari che asfalta Capo d’Orlando, probabilmente ancora ebbra dei festeggiamenti per la salvezza (quasi raggiunta) e mantiene il sesto posto virtuale (settimo reale) al pari di Venezia, dopo una partita “corri e tira” che tanto piace ai tifosi ma che, non ce ne voglia l’Orlandina, poggia più sulla pochezza dimostrata dagli avversari che sull’imposizione di un gioco che era marchio di fabbrica ma che ora vive più nei ricordi che nel presente di una squadra con poco capo e molta coda. Vince Varese contro Brindisi, vera incompiuta di questo campionato, e ora fuori dai playoff, attesa ora da Capo d’Orlando, poi da Reggio Emilia e Milano, prima di essere, forse, ago della bilancia per il discorso salvezza di Torino. Bucchi si dice deluso, i tifosi anche, lecito attendersi qualcosa di più, se non altro un posto ai playoff. Undicesima consecutiva per Avellino, che stabilisce il record di franchigia e quello della Lega per il campionato in corso. Impressionante la partita di Cervi che, con 8 su 11 al tiro e 10 rimbalzi, batte anche lui un colpo al coach della nazionale, in vista del girone di Torino. Messina, dal canto suo, dovrà far finta di non vedere la mano quadra dimostrata del lungo dalla linea della carità, ben sapendo che un lungo che sa tirare anche i liberi, Cusin a parte, è merce rara. Bologna, sconfitta, limita i danni grazie alle sconfitte di Capo d’Orlando, Pesaro e Caserta. Inarrestabile in casa Reggio Emilia, che sigla la dodicesima vittoria consecutiva tra le mura amiche, ancora imbattuta in questa stagione. Super la prestazione di Pietro Aradori, che sente l’odore della nazionale: infallibile ai liberi, vero bombardiere da 3 punti, chiude con 29 punti e 6 rimbalzi. Milano ha trovato la sua antagonista. Cremona è la terza forza di questo campionato, pur priva di Vitali regola di 5 punti Pesaro e si prepara a un playoff da protagonista. Il segreto di Pancotto sembra quello di aver costruito un gruppo solido, dove le assenze vengono compensate dalle sinergie della squadra. Nessuno avrebbe scommesso sul terzo posto a questo punto della stagione, ma ora viene il difficile: portarlo fino alla fine. Milano vince il derby con Cantù e si tiene la prima posizione. All’Olimpia piace correre, lo sanno tutti e tutti cercano di impedirlo tenendo bassi i ritmi e concedendo pochi punti. Difficile però fermare Gentile e il guerriero Batista, autori di 16 e 19 punti, ma con il secondo che ha arpionato 13 rimbalzi e dispensato anche un paio di stoppate. Cantù rimane a 2 punti dal quarto posto, in una zona della classifica dove nessuna squadra (pagando forse gli innumerevoli cambi di roster) sembra carburare. Batte un colpo, e forte, Torino che aggrava, e di molto, la crisi di Trento e recupera due punti a tutte le dirette concorrenti per la salvezza. Il -4 non rincuora nessuno, ma fa un po’ di luce nel fondale melmoso della retrocessione. Contro Trento è stata spettacolare la prestazione di Ebi che, uscito dalla panchina, ha portato a casa 24 punti e 10 rimbalzi, distribuendo anche 4 stoppate. Per avere speranze però Vitucci deve puntare sull’orchestra e sulla motivazione di un gruppo che quest’anno ha avuto qualche solista e molte distrazioni. Partite a parte, a tener banco questa settimana sono le conseguenze sulle squadre italiane (ma non solo) della guerra tra FIBA e ULEB. Della questione abbiamo già parlato la settimana scorsa, degli sviluppi si parlerà molto in seguito. Al momento le cose stanno così: la FIBA ha chiesto alla FIP di deferire Sassari, Reggio Emilia e Trento, per aver aderito all’Eurocup. In caso contrario la minaccia è l’esclusione dell’Italia dalle competizioni internazionali organizzate dalla FIBA e cioè il girone di riparazione di Torino e quindi dalla possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio. Il sindaco di San Felice Circeo e attuale presidente federale Petrucci, che aveva più o meno detto “Datemi la federazione e io porterò a casa una medaglia”, ha subito indetto un consiglio federale straordinario per oggi. Il rischio è anche quello di perdere l’appoggio (ammesso che in caso contrario ci sia) della FIBA per la candidatura olimpica di Roma 2024... Comunque il consiglio FIP ha revocato la convenzione alla Lega (in sostanza si trattava della delega per organizzare il campionato) e ha diffidato Trento, Sassari e Reggio Emilia per la loro firma con l'Uleb (ma perché un trattamento diverso nei confronti di Milano? È sufficiente avere firmato prima degli altri?). Cosa cambierà in pratica è ancora presto per dirlo, visto che il concetto di diffida è abbastanza vago, di sicuro questa partita è all'inizio. Intanto però fa pensare che il presidente abbia già minacciato tre delle realtà emergenti del nostro campionato. Campionato che si è rivelato negli ultimi anni sempre più povero tecnicamente e popolato da squadre che, nell’Europa che conta, non riescono a fare decentemente neanche da sparring partner. Non solo: a parte poche, pochissime realtà, le società di basket di Serie A hanno un orizzonte economico che non supera i 12 mesi e per la metà di queste la partecipazione a una competizione europea di livello sarebbe addirittura letale. Petrucci inoltre, stranamente, non ha minimamente menzionato Milano, che ha un contratto di partecipazione all’Eurolega. Inoltre, si è accorto Petrucci che le nostre società sportive hanno contenziosi con i proprietari/gestori dei palazzi dello sport in cui giocano per il pagamento della manutenzione? Sa che in alcuni palazzi dello sport piove dentro? Ha mai notato che Capo d’Orlando gioca in una tensostruttura? Ha visto che tre quarti delle squadre di serie A mettono a referto sette o otto giocatori (quando va bene) per partita? Ha notato che i migliori allenatori italiani sono tutti all’estero? Ma soprattutto ha una vaga idea di come migliorare questo movimento o pensa che la redenzione di tutto ciò passi per un torneo preolimpico comperato a caro prezzo per Torino e comunque ancora da vincere? Intanto si fa la guerra a tre club sani, usando l'arma delle Olimpiadi. Twitter @luigi_ceccon 9° Giornata di ritorno Grissin Bon Reggio Emilia - Giorgio Tesi Group Pistoia 94-71 Manital Torino - Dolomiti Energia Trentino 71-69 Openjobmetis Varese - Enel Brindisi 80-69 Sidigas Avellino                - Obiettivo Lavoro Bologna 82-74 Banco di Sardegna Sassari - Betaland Capo d'Orlando 92-63 Vanoli Cremona - Consultinvest Pesaro 77-72 EA7 Emporio Armani Milano - Acqua Vitasnella Cantù 72-65 Pasta Reggia Caserta - Umana Reyer Venezia 73-80  

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