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Il punto di Guerin Basket dopo la seconda giornata di Serie A: i cantieri di Olimpia e Virtus, Gaspardo super, il ritorno di Martino e la capienza di Petrucci.
La seconda giornata di campionato di basket di Serie A, in attesa di Pesaro-Trieste che si giocherà mercoledì 6 ottobre, va in archivio con Milano, ma soprattutto Bologna, che mostrano i muscoli, e fanno capire, caso mai ce ne fosse stato il bisogno, di essere state costruite per altri obiettivi, al di fuori del campionato nostrano. Così se Milano, che ha esordito con una vittoria sul CSKA in Eurolega, per voce di Datome afferma di essere un cantiere aperto, con tanto di cartello per i lavori in corso, la Virtus Bologna ha immediatamente inserito nel roster Isaia Cordinier a sostituire lo sfortunato Abass, e JaKarr Sampsonche esordirà contro Venezia, per portare il gioco più vicino a canestro, come piace a coach Scariolo.
Tolte queste due squadre rimangono a punteggio pieno Treviso, che nel derby ha battuto Venezia al termine di una partita molto fisica, e Reggio Emilia, che contro Napoli ha dimostrato una gran capacità realizzativa (e qualche sofferenza di troppo nella fase difensiva). Primi punti per Brindisi con un super Gaspardo, capace di segnare 29 punti in 28 minuti, con 4 su 4 da 2 punti e 7 su 8 da 3, a dimostrare che l’interesse di questa estate di Milano per l’ala di Bressanone non era assolutamente mal riposto. Primi due punti, in assoluto in Serie A, per Derthona, che vince sul campo di Brescia, con i padroni di casa che, per mano di Della Valle, falliscono il tiro del pareggio sul filo della sirena e restano a zero punti in classifica.
Se la settimana scorsa Repesa ha motivato le sue dimissioni con una tachicardia che l’avrebbe colpito al termine della partita persa con Reggio Emilia, c’è da credere che anche per coach Antimo Martino, suo sostituto, i problemi di cuore quest’anno non mancheranno. La partita persa contro Cremona ha evidenziato i limiti del roster (di cui si era lamentato anche Repesa) a cui secondo il nuovo coach manca un play (Katic?) e che vede Gudmundsson doppione di Fantinelli (infortunato). Inoltre, è da valutare se il rapporto tra Martino e la dirigenza Fortitudo saprà superare momenti di crisi, o se riaffioreranno le antiche ruggini formatesi dopo il suo allontanamento nell’anno del Covid. Da valutare poi il rapporto con una tifoseria comunque schierata contro il presidente Christian Pavani e dalla parte di Repesa, che non ha dimenticato le esultanze di Martino alla guida di Reggio Emilia, dopo una delle (pochissime) vittorie proprio contro La Fortitudo. Inoltre, la Fortitudo ha ancora sotto contratto, e quindi a libro paga, coach Sacchetti, esonerato lo scorso anno dopo un inizio di campionato disastroso e che potrebbe tornare a sedersi sulla panchina bolognese in caso di cattivi risultati di Martino.Insomma, non un ambiente sereno, che va valutato anche dal punto di vista della solidità economica.
Il presidente della FIP Petrucci in settimana ha, tra le altre cose, commentato la richiesta del CTS di tenere al 50% la capienza dei palazzi dello sport dove si svolgano manifestazioni sportive, dicendosi sorpreso che il governo non intervenga al riguardo per alzare la capienza al 100% per un pubblico munito di green pass. Al di là del fatto che il CTS è uno strumento del Governo e che colpirebbe molto sapere che il Governo non tiene conto del parere dei suoi esperti, il compito di Petrucci sarebbe quello di assicurarsi che le società sportive siano in grado di reggere la mancanza di pubblico nei palasport, e di dare comunque visibilità alla miriade di piccoli sponsor che stanno lasciando il basket, per la mancanza di audience nei palazzetti, invece di polemizzare con le scelte dei virologi e di rivelare alla stampa di non essere più amico della Vezzali. Perché non è di amicizie con il sottosegretario con delega allo sport che c’è bisogno ma di pianificazione, progetti comuni e salvaguardia di un prodotto, il basket italiano di vertice, che prprio ora che ha ritrovato la nazionale è a rischio scomparsa, come il panda.
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