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Il nuovo inizio di Gentile

Il nuovo inizio di Gentile

Guerin Basket dopo la diciottesima giornata della Serie A 2021-22: la corsa a due, la panchina di De Raffaele, l'attacco di Sassari, l'inizio di Roijakkers, l'impresa di Treviso, il ritorno di Vitali e i progetti che scompaiono. 

Redazione

31 gennaio 2022

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In attesa della gara tra Trieste e Napoli, la diciottesima giornata di campionato va in archivio con Milano e Virtus Bologna che mantengono la testa della classifica inchiodando Fortitudo e Cremona sul fondo, facendo capire che per il primo posto, pur tra infortunati e giocatori in quarantena è una corsa a due, con Trieste che sembra accusare un po’ di fatica, Brescia in piena striscia vincente, Trento sulle gambe e Tortona sempre in corsa, a giocarsi terza e quarta posizione.

Continua la crisi di Venezia, che cade in casa proprio per mano di Brescia (a quota 6 vittorie consecutive), rendendo evidenti i limiti di un gruppo che appare ormai logorato e che tolto il solito Tonut (rimasto in laguna, dopo un tiramolla estivo) affiancato dal lituano Echodas, non riceve contributi proprio da quei giocatori chiamati a fare la differenza e che appaiono sbiaditi. A De Raffaele, la cui panchina pare ancora sicura, il compito dell’ennesima resurrezione, sperando in un po’ di pace da Covid e infortuni e nella rapida ripresa dei pretoriani.

Bella la vittoria di Sassari su Brindisi, con la squadra di Bucchi devastante in attacco, e con Robinson capace di 20 punti e 15 assist a dettare ritmi forsennati, armando la mano di Bendzius. Davvero troppo per la squadra di Vitucci, al netto di infortuni e quarantene, legata a doppio filo agli umori del duo Perkins & Perkins, con Gaspardo che, vittima della sua mobilità, deve essere innescato in movimento e Gentile e che, al di là della voglia di ben fare, deve ancora conoscere giochi e gruppo.

Due partite e due vittorie per Roijakkers nel nostro campionato, con Varese che se dovesse giocare sempre contro Trento vincerebbe il titolo. Benissimo Keene, top scorer dei suoi e Sorokas, con De Nicolao responsabilizzato con 36 minuti in campo. Per Trento bene Reynolds e Flaccadori ma forse poca lucidità nel finale dove Saunders, con i suoi sopra di un punto, a tempo scaduto, commette fallo sul tiro dell’ave Maria da otto metri di Keene, che si porta a casa la partita con un 2 su 3 dalla lunetta.

Vittoria preziosa per Treviso sul campo difficile di Pesaro, ottenuta dopo un tempo supplementare con soli 6 senior a referto causa covid e 54 punti su 105, di marca italiana (Imbrò, Bortolami e Chillo). Una vittoria che evita tante polemiche, ma una partita che non può non far riflettere su quanto la variabile dei contagi in questo periodo stia influenzando il nostro campionato.

Nel posticipo di Napoli contro Trieste ritornerà finalmente in campo Luca Vitali, che ha trovato un accordo con la società campana per sostituire Pargo (che a sua volta aveva sostituito Mayo) che dopo l’esordio era apparso discontinuo, ma anche fuori forma. Farà piacere rivedere finalmente in campo Vitali, che con un lungo post ha salutato i tifosi di Brescia, che lo avevano eletto a bandiera della società e ha parlato di cinque anni e mezzo di militanza in maglia bresciana, di cui cinque bellissimi. Chiaro il riferimento del giocatore agli ultimi sei mesi nei quali, messo a margine del progetto, è stato anche messo fuori squadra e fatto allenare da solo per tenersi in forma e rispettare gli obblighi contrattuali. Napoli si affida a lui per avere una mano in cabina di regia e mettere ordine in attacco, dove oltre i punti, serve anche un giocatore che sappia muovere la squadra, evitando di far sgolare coach Sacripanti e invertendo una tendenza che ora parla di cinque sconfitte consecutive.

Alessandro Gentile è l’altro giocatore che ha cambiato maglia nell’ultima settimana, passando da Varese a Brindisi. Il giocatore ha scritto un lunghissimo post, motivando la sua decisione con l’inconsistenza e l’irrealizzabilità del progetto per cui a Varese era stato chiamato da Conti (licenziato) assieme a Vertemati (esonerato). Sembra anche che il giocatore abbia pagato di tasca sua il buyout richiesto da Varese per lasciarlo andare via. Di certo Scola e Roijakkers non si sono stracciati le vesti per questa decisione di Gentile che anzi, probabilmente andandosene ha tolto le castagne dal fuoco al presidente e al coach di Varese. Un ennesimo nuovo inizio per un giocatore che ultimamente non esita a mettere in piazza (sui social) le difficoltà di un periodo che si protrae da tempo, ma che nonostante ciò riceve ancora fiducia per continuare a giocare in serie A e altrettante critiche dagli odiatori di professione, che in questo caso gli rinfacciano di essersene andato e di non aver rispettato il contratto con Varese, contribuendo a salvarla. Sono gli stessi tifosi che non intimano mai alla società di rispettare il contratto con un giocatore, quando questo viene cacciato per prenderne uno più forte.

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