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Scelta la Nazionale per il torneo preolimpico in Portorico, con qualche esclusione che fa discutere ed un livello medio più basso rispetto a Belgrado 2021...
Pozzecco ha scelto i 12 azzurri per il torneo preolimpico, dal 2 al 7 luglio in Portorico, dove come noto conterà soltanto arrivare primi. Quindi superare il gironcino a tre, missione non impossibile visto che ne passano due ed oltre al Portorico c’è il Bahrein, in semifinale una fra Lituania e Messico a seconda dei rispettivi piazzamenti e poi in finale chi ci sarà. Ci vuole un’impresa come tre anni fa a Belgrado con Sacchetti c.t., perché la Lituania vale meno di quella Serbia ma anche il livello medio dei giocatori azzurri è peggiorato, con l’aggravante dell’assenza per infortunio di Fontecchio, oltre a quelle sempre per motivi fisici di Spagnolo e Procida. Dopo il taglio di Davide Casarin la squadra è quindi questa: Abass, Bortolani, Caruso, Gallinari, Mannion, Melli, Pajola, Petrucelli, Polonara, Ricci, Spissu e Tonut.
Anche nella pallacanestro siamo tutti allenatori della Nazionale, ma certo è che Pozzecco è stato coerente con le sue idee. La prima: non avere 12 giocatori tutti con le stesse pretese di impiego, in questa logica (ma solo in questa) meglio Caruso di Tessitori, meglio Bortolani di Flaccadori, meglio Della Valle a casa. La seconda: nessun vecchio pregato in ginocchio di venire, con Belinelli c’è stato giusto un sondaggio e con Hackett nemmeno quello. Gallinari, a Trento apparso in condizioni decenti, ci teneva ed è per questo che è nei 12. La terza: nessuna invocazione del salvatore della patria straniero, anche se si vede la Slovenia, per dirne una, schierare il neomilanese Josh Nebo, scandalo ma non più del Lorenzo Brown spagnolo o di altri. Mai stato tifoso dell’operazione Banchero, naufragata perché il giocatore è diventato troppo mforte, Pozzecco è stato attento lettore delle ipotesi DiVincenzo, Eubanks, Clingan, eccetera, ma niente di più. L’unico scenario verosimile, sotto ogni profilo era Darius Thompson, ma qui non ne ha voluto sapere la guardia dell’Efes. Alla fine anni di scouting e di viaggi intercontinentali della FIP hanno prodotto Petrucelli, cioè uno che gioca a Brescia da tre anni.
La quarta: qualunque appassionato di pallacanestro sa che come talento medio questa Italia è ai minimi storici e che lo scenario più probabile è quello di uscire di scena contro la Lituania che ha in Domantas Sabonis il leader tecnico, quindi Pozzecco si gioca il suo futuro con i suoi. Solo così, con i rapporti personali si può giustificare un’esclusione come quella di Tessitori, vista la sua buona stagione con la Reyer ed il fatto che rapportato agli altri centri italiani sia Jabbar. Però in ogni caso non è una situazione che possa portare al linciaggio del c.t., anche se la Lituania di Maksvytis per motivi diversi ha assenze pesanti, Valanciunas ma anche Byrutis fra i lunghi, Bradzeikis e Gedraitis fra gli esterni. E lo stesso Portorico sarà senza Markus Howard, oltre a Reyes, Holland e Thompson. Un’Italia con una buona classe media se la giocherebbe senza far gridare al miracolo, per questa sarà molto dura.
stefano@indiscreto.net
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