Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Serbia v Italy: Group I - FIBA Basketball World Cup

MANILA, PHILIPPINES - SEPTEMBER 01: Simone Fontecchio #13 of Italy dunks the ball during the FIBA Basketball World Cup 2nd Round Group I game between Serbia and Italy at Araneta Coliseum on September 01, 2023 in Manila, Philippines. (Photo by Ezra Acayan/Getty Images)© Getty Images

L'estate di Fontecchio

Il contratto con i Pistons, la scomparsa causa Olimpiadi e le celebrazioni di Atene

28 agosto

  • Link copiato

Che fine ha fatto Simone Fontecchio? Del più forte giocatore italiano si sono sostanzialmente perse le tracce dopo l’infortunio al piede sinistro che gli ha impedito di partecipare al preolimpico in Portorico (e che di fatto ha impedito all’Italia, viste anche le condizioni della Lituania, di partecipare alle Olimpiadi) e la firma del contratto biennale da 16 milioni di dollari lordi complessivi con i Detroit Pistons. Qualche messaggio sui social network che tutti abbiamo letto, certo, ma anche una certa amarezza di fondo. Dopo due stagioni di NBA Fontecchio ha trovato sì un buon contratto, ma a quasi 29 anni pensava forse di trovare più mercato rispetto a quella che per distacco è la peggiore delle 30 squadre della lega. Non è ancora in modalità Gallinari, attualmente senza contratto dopo 16 anni di NBA ma sereno (ha fatto qualche allenamento con Treviglio), ed è consapevole che per un europeo rimanere invischiato in un contesto perdente e senza nemmeno un grande status (è il nono stipendio dei Pistons) non è mai un buon affare. Certo se Detroit non lo cederà Pozzecco lo avrà per Euro 2025 bello riposato.

Dal modesto torneo giocato in Portorico dalla Nazionale si può dire che la pallacanestro italiana sia in pratica scomparsa dai media, e ormai sono passati quasi due mesi. Non è che i giornalisti abbiano ordito un complotto contro questo sport, è solo che le scarne notizie di mercato, questo festival di sconosciuti da tre o quattro squadre l'anno, interessano soltanto su base locale. Fra le varie ossessioni di Petrucci quella più fondata è che la Nazionale sia decisiva perché uno sport di squadra conquisti spazio, a meno di non essere il calcio dove nemmeno l’orrido Europeo della squadra di Spalletti ha fatto diminuire l’interesse. Il confronto più scontato è con la pallavolo, visto che adesso chiunque saprebbe citare qualche giocatrice della squadra di Velasco mentre in Italia la pallacanestro rimane uno sport per appassionati e per tifosi provinciali, anche se ovviamente (non di tutti, la parrocchietta è gelosa del suo sapere) il sogno è che Matilde Villa diventi la Caitlin Clark di casa nostra. Poi in senso strettamente tecnico l'Olimpiade è sopravvalutata, ed in ogni caso nessuno avrebbe festaggiato per le strade un torneo tipo quello fatto dal Portorico, ma esserci è sempre meglio che non esserci. 

Il 28 agosto 2004, esattamente 20 anni fa, la Nazionale italiana vinceva la medaglia più pesante della sua storia, l’argento olimpico di Atene, perdendo in finale contro un’Argentina che cinque giorni prima aveva battuto nel girone e che in semifinale aveva compiuto l’impresa delle imprese, battere gli USA versione NBA in una Olimpiade, mentre gli azzurri di Recalcati avevano superato la comunque fortissima Lituania. Non si trattò comunque di un oro perso perché quella era l'Argentina di Ginobili e Scola, di Nocioni e Pepe Sanchez, che aveva in Wolkowyski il gregario decisivo ed in Sconochini e Delfino panchinari di superlusso. Dietro quella Italia apparentemente di transizione, con valori dei singoli non troppo diversi da quelli dell’Italia odierna, stavano crescendo Bargnani, Belinelli, Gallinari… Insomma, sembrava l’inizio di un’età dell’oro in ogni senso, ma i risultati parlano da soli: negli ultimi vent’anni l’Italia non si è qualificata a 4 Olimpiadi su 5 e mai è arrivata nelle prime quattro di una qualsiasi manifestazione, in un periodo in cui fra grandi e medi paesi di basket ci sono riusciti quasi tutti. Non è difficile capire perché questo argento abbia avuto così poche celebrazioni da parte di federazione e addetti ai lavori.

stefano@indiscreto.net

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi