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Anche dopo l'ottima partita della Nazionale in Turchia rimangono gli interrogativi sul futuro dell'allenatore: prolungamento azzurro o Trapani?
La splendida partita della Nazionale a Istanbul, che qualifica l’Italia a Eurobasket 2025 come prima del suo girone, potrebbe essere una delle ultime di Gianmarco Pozzecco come commissario tecnico. E non perché il contratto con la federazione sia in scadenza quest'anno, i contratti si possono sempre prolungare, ma perché Pozzecco è coinvolto in un discorso molto più grande della scelta di un allenatore. Un discorso che riguarda la FIP, la NBA e anche Trapani. Sì, perché non è un segreto che le Final Eight di Coppa Italia abbiano indebolito la posizione di Repesa a Trapani, squadra arrivata a Torino sperando di essere la mina vagante e uscita nei quarti con Trieste. E da settimane non è un mistero che Pozzecco sia la prima scelta di Antonini per sostituire Repesa, con Pozzecco fra l’altro contento (ma in prospettiva, non subito) di tornare in Sicilia.
A questo punto bisogna però dire cosa si sta muovendo a Roma, Roma intesa sia come Petrucci sia come possibile sede di una squadra della ipotetica NBA Europe a cui la NBA sta lavorando insieme alla FIBA, per creare una lega europea finanziariamente sostenibile, cosa che l’Eurolega attuale, pur bellissima, non è e non è mai stata in un quarto di secolo di vita. Senza ammorbare con scenari politico-sportivi che spesso esistono soltanto nella mente dei giornalisti, si può dire che i due schieramenti siano questi: NBA più FIBA, quindi la lega più ricca del mondo e ‘vecchia’ pallacanestro (da noi la FIP) che attualmente organizza coppe semiclandestine, contro un’Eurolega sempre più sostenuta da soldi arabi (le prossime Final Four ad Abu Dhabi sono un antipasto) e desiderosa di allargarsi. Contrapposizione che non è in contraddizione con un mega-accordo, visto che il Real Madrid è uno, il Panathinaikos è uno, l'Olimpia Milano è una, eccetera.
Sì, tutto bello, ma Pozzecco cosa c’entra? C’entra, perché il patron di Trapani è entrato in grande sintonia con Petrucci e prendendo Pozzecco al più tardi dopo l’Europeo gli risolverebbe un problema. Non contrattuale, perché la FIP non sarebbe comunque più legata a Pozzecco dopo settembre, ma di immagine. Pozzecco ha negli ultimi tre anni oggettivamente fatto bene, tranne che nel preolimpico in Portorico, con un gruppo di giocatori modesto e senza passaportati che spostino equilibri (per la Turchia giocava Larkin…), inoltre ha creato un bel clima ed è l’unico personaggio della pallacanestro italiana riconoscibile dal pubblico generalista, più di chi gioca, come Fontecchio, o ha giocato nella NBA. Del resto lo stesso Petrucci lo ha sempre trattato più come un influencer che come un allenatore…
Insomma, Pozzecco a Trapani da settembre, senza la FIP a fare la parte della cattiva, farebbe contenti tutti (tranne Repesa), mentre Pozzecco a Trapani già nelle prossime settimane non sarebbe vissuto come un dramma da Petrucci, che gli ha già ribadito il no al doppio incarico (del sì ai tempi dell’ASVEL si era pentito subito) e che non avrebbe problemi a trovare un c.t. per l’Europeo e per i prossimi anni. Magari l’amato Messina, stanco dei ritmi della pallacanestro di club e che sarebbe alla sua terza incarnazione azzurra, o l’allenatore dell’anno Paolo Galbiati. Quanto ad Antonini, sempre più insofferente a Trapani (intesa anche come calcio e Serie C), se la prospettiva Roma-NBA o come la vogliamo chiamare diventasse concreta, sarebbe il primo imprenditore coinvolto da Petrucci.
stefano@indiscreto.net
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