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Eurorivali: Monaco, l’anti-Juventus

Eurorivali: Monaco, l’anti-Juventus

Redazione

14 aprile 2015

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Doveva essere una stagione, non di passaggio, ma quasi, quella in corso per il Monaco. Persi nel mercato estivo assi di livello assoluto come James Rodriguez, uno dei principali volti di Brasile 2014, e Radamel Falcao, bomber passato al Manchester United, dove pare aver perso il tocco magico, e con un mercato entrate non all’altezza dei due campioni colombiani (l’unica vera spesa è stata quella per il tunisino Aymen Abdennour, costato 13 milioni di euro), per i monegaschi sembrava difficile fare meglio dello scorso anno, quando il club del Principato arrivò secondo in Ligue 1. E invece, dopo una partenza non esaltante, i biancorossi sono terzi in campionato, a quattro punti dal Paris SG capolista (che però ha una partita in meno) e in Europa si sono spinti oltre alle prospettive più rosee, trovando un posto tra le prime otto d’Europa e facendo fuori una squadra come l’Arsenal agli ottavi di finale. Insomma, le spese folli degli anni scorsi stanno dando i risultati proprio quest’anno, che la società ha preferito fare cassa (per Rodriguez, il Real ha sborsato 80 milioni di euro). La Champions. Concluso al primo posto un girone equilbrato ma non impossibile (le altre squadre erano Bayer Leverkusen, Zenit e Benfica), il Monaco è migliorato mese dopo mese. Da novembre a oggi, per dire, ha perso una sola partita di campionato. E in Europa, è andato a fare il colpaccio all’Emirates, imponendosi 3-1, salvo poi cadere in casa 2-0 e passare il turno per la differenza reti. La forza dei monegaschi in questa campagna europea è stata tutta nella difesa: il girone è stato portato a compimento con un solo gol concesso agli avversari. Per contro, l’attacco è stato piuttosto avaro e i gol sono arrivati col contagocce: quattro. Poi c’è stato l’ottavo con i Gunners, dove in 180’ i francesi hanno segnato altre tre reti, quasi equiparando il bottino della prima fase, e la difesa invece è parsa tutt’altro che impeccabile. Una controtendenza rispetto alla fase a gruppi. Come gioca. La squadra del portoghese Leonardo Jardim si schiera con la difesa a quattro. A destra prende posto Andrea Raggi, ex terzino di Empoli (dove giocava tra l’altro con Marchisio, suo avversario stasera), Bologna e Sampdoria, che sta trovando nel Principato le soddisfazioni che la A non gli ha dato (firmò per la squadra di Montecarlo nel 2012, quando si trovava in seconda serie). Nell’altra fascia, troviamo invece Elderson, difensore nigeriano lo scorso anno al Braga. Al centro, davanti al portiere croato Subasic, ecco il già citato Abdennour e il portoghese Ricardo Carvalho, leader della difesa con i suoi 36 anni. A centrocampo, operano in mediana Geoffrey Kondogbia e Jérémy Toulalan, coppia ben affiatata con la freschezza del primo e l’esperienza del secondo. Più avanti, il trio formato da Dirar a destra, João Moutinho al centro e Carrasco a sinistra. Quest’ultimo in particolare è un giocatore da seguire con attenzione: ventuno anni, dal 2010 è al Monaco, quando è entrato nelle giovanili (provenienza: Genk); viaggia spesso a corrente alternata, ma quando è in serata può fare male. Intanto, lo scorso marzo si è guadagnato la prima presenza nella nazionale belga. In attacco, infine, giocherà uno tra Berbatov e Martial. Il bulgaro, oggi trentaquattrenne, ritroverà stasera alcuni vecchi compagni dei tempi del Manchester United (Evra, Pogba e Tévez) e sicuramente è più abituato a questo tipo di partite rispetto al suo giovane collega di reparto (Martial ha 19 anni e il Monaco lo ha prelevato dal Lione nel 2013 per 5 milioni di euro). Nomi buoni, non eccezionali, quelli del Monaco. C’è comunque grande entusiasmo attorno a questa Champions che sta regalando gioie paragonabili a quelle del 2004, quando la formazione allenata da Deschamps arrivò fino in finale, poi malamente persa contro il Porto. La voglia di spingersi lontano e la poca pressione che avvolge generalmente le outsider potranno dare qualche grattacapo all’undici di Allegri, che dal canto suo, arriva a questo appuntamento con la stesso spirito. In palio, c’è il ruolo di sorpresa di questa edizione. Giovanni Del Bianco

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