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Zenga e i grandi calciatori che non allenano

Zenga e i grandi calciatori che non allenano

Redazione

31 luglio 2015

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Walter Zenga è un buon allenatore? Di sicuro è un allenatore, anche se dopo la disfatta con il Vojvodina molti tifosi della Sampdoria e magari anche Ferrero (o Garrone che sia) non la pensano così: in Italia ha lavorato poco (bene al Catania, malino al Palermo) e all'estero ha ottenuto risultati contrastanti, dai campionati vinti con Steaua Bucarest e Stella Rossa Belgrado agli esoneri arabi. Ma di sicuro diciassette anni di carriera dimostrano che non è peggio di tanti altri, magari più preparati sul piano teorico. Il luogo comune che vuole un ex grande calciatore in difficoltà una volta che non deve pensare soltanto a se stesso è comunque fondato. Guardando i venti allenatori di serie A, si nota che soltanto Mihajlovic, Mancini, Paulo Sousa e appunto Zenga sono stati calciatori di livello internazionale, mentre i rimanenti sedici sono stati discreti professionisti (Allegri, Garcia, Pioli, Di Francesco, Mandorlini) oppure, con tutto il rispetto, dei signori nessuno (Maran, Rossi, ovviamente Sarri e Castori). Poi con le eccezioni si può dimostrare qualsiasi cosa (dall'estremo di Cruijff e Guardiola all'altro di Mourinho e Pozzo), ma la storia più che secolare del calcio moderno indica abbastanza chiaramente che il miglior allenatore sia quello che ha giocato da professionista, ma non a livello tale da avere perso fame e voglia di aggiornarsi, mettendosi sullo stesso piano psicologico dei peggiori fra i giocatori a sua disposizione. Insomma: Lippi e Rocco, oppure salendo di categoria calcistica Capello e Trapattoni. Quando si sale ulteriormente di livello (Rivera, Rossi, Baggio, Riva, Maldini, Baresi, Mazzola, per citare gente che ha vinto il Pallone d'Oro o ci è andata vicino), si nota che il tentativo nemmeno è stato fatto. Per non dire che spesso, semplicemente, gli ex calciatori non sono capaci: il fantino è cosa diversa dal cavallo, per parafrasare Sacchi. Certo è che l'ex grande calciatore ha a disposizione già da giovane occasioni che il Sarri della situazioni si è sognato: i vari Inzaghi, Ferrara, Gattuso, Costacurta hanno dimostrato che quello di allenatore non è davvero il loro mestiere, Vialli, Bergomi e tanti altri hanno trovato più comodo l'opinionismo televisivo. Tornando a Zenga e parlando di gente che adesso è intorno ai cinquanta anni e quindi al teorico massimo della carriera. è interessante notare che dei ventidue di Italia '90 soltanto lui, Ancelotti, Donadoni e Mancini allenino ad un certo livello. Qualcun altro (Vierchowod, Ferrara, Vialli, Giannini) ci ha provato, la maggioranza è rimasta a casa o negli studi televisivi. Torna quindi a loro onore il fatto di essersi rimessi in gioco sul campo, nonostante i milioni in banca (discorso che per Zenga vale un po' meno), rinunciando a fare i santoni e vivendo nel presente. L'elenco è in ogni caso decisamente più breve di quello degli allenatori che hanno avuto perplessità su Cassano. Twitter @StefanoOlivari

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