Il Barcellona andrà questa sera, al Boris Paichadze di Tblisi, a caccia della rivincita contro il Siviglia. Rivincita? Sì, perché gli andalusi rappresentano l’unica squadra capace di battere i blaugrana nelle finali europee degli anni Duemila. Nel 2006, il Siviglia di Juande Ramos, fresco vincitore della Coppa Uefa (4-0 al Middlesbrough), strapazzò a sorpresa l’undici di Frank Rijkaard, che tre mesi prima si era aggiudicato la Champions League sull’Arsenal (2-1).
In seguito, il Barça trionferà nella Champions del 2009, prevalendo per 2-0 sul Manchester United e in quella del 2011, vincendo 3-1 ancora sulla squadra di Alex Ferguson. In entrambi i casi, i successi dell’undici di Guardiola furono abbinati a quelli della Supercoppa in estate: 1-0 allo Shakhtar dopo i tempi supplementari nel 2009, 2-0 al Porto due anni più tardi.
Nel frattempo, anche il Siviglia non è stato a guardare, vincendo la Coppa Uefa nel 2007 sull’Espanyol e l’Europa League nel 2014 sul Benfica, entrambe le volte spuntandola ai calci di rigore: ai biancorossi però, è mancato il bis nella Supercoppa Uefa. Nella prima occasione, la spuntò il Milan (3-1), nella seconda il Real Madrid (2-0).
Quest’anno, catalani e andalusi hanno conquistato ancora una volta i due trofei continentali, superando rispettivamente Juventus e Dnipro nelle finali di Berlino e Varsavia, dandosi ancora appuntamento nella Supercoppa d’agosto, che per il terzo anno consecutivo si giocherà lontano dalla storica sede di Montecarlo e per la prima volta sarà disputata nella capitale georgiana.
D’altro canto, anche Unai Emery è in cerca di rivincite: in diciannove precedenti, non ha mai superato il Barcellona. Messi per lui è un vero spauracchio (22 gol segnati contro), ma il tecnico inseguito a lungo anche da diversi club italiani cercherà di arginare il fuoriclasse argentino, approfittando dell’assenza forzata di Neymar, bloccato dagli orecchioni, e di un mercato bloccato che non ha potuto rinforzare il Barcellona per quest’estate (Arda Turan e l’ex Aleix Vidal saranno utilizzabili solamente a partire da gennaio). Pure il Siviglia però, ha delle assenze notevoli: per il match contro Luis Enrique sono indisponibili Carriço, Pareja, N’Zonzi e Kolo. Ceduto Bacca, l’attacco verte su Kevin Gameiro: il francese, al terzo anno a Siviglia, sarà la punta del 4-2-3-1 di Emery e dovrebbe venir preferito a Ciro Immobile, il volto nuovo della stagione del club.
Il Barcellona si schiererà col canonico 4-3-3: davanti a Ter Stegen, prenderanno posto Dani Alves, Piqué, Mascherano e Adriano (o Mathieu); Rakitic, Busquets e Iniesta formeranno il trio di centrocampo; là davanti, si snocciolerà la classe di Messi, Suarez e Pedro. Inutile dire che i blaugrana partono favoriti. In caso di successo, poi, non sarà una coppa tra le tante collezionate nella storia recente, ma quella che permetterebbe di agganciare il Milan nell’albo d’oro di questo trofeo. Al momento, i rossoneri guardano tutti dall’alto con cinque affermazioni. Il Barça segue con quattro. Il Siviglia, atteso per la terza volta nella sua storia a giocarsi la sfida contro dei connazionali, punta invece ad agguantare Real Madrid, Valencia e Atlético Madrid, ferme a due assieme a Juve, Anderlecht ed Ajax. Servirà una notte perfetta per spuntarla contro le stelle blaugrana, come perfetta fu quella del 25 agosto 2006, quando Renato, Kanouté e Maresca schiantarono il Barça di Messi e Iniesta, unici reduci di quell’incontro.
Le probabili formazioni (calcio d’inizio, ore 20.45):
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Adriano; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Pedro. Allenatore: Luis Enrique.
Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Rami, Krychowiak, Tremoulinas; Iborra, Banega; Vitolo, Reyes, Konoplyanka; Gameiro. Allenatore: Emery.
Arbitro: Colum (Scozia).
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco