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Milan, la pessima gestione del talento di Saponara

Milan, la pessima gestione del talento di Saponara

Redazione

31 agosto 2015

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Ha perso Inzaghi, ha perso Galliani e adesso anche il Milan. Chissà se qualcuno ammetterà di aver commesso un clamoroso sbaglio lasciando andare Saponara all'Empoli. L'ex allenatore rossonero, complice anche un infortunio, lo lanciò in campo un'unica volta, facendolo agire da mezzala e per tutti i 90 minuti nel tonfo casalingo contro il Palermo. Il buon Ricky torna, per sei mesi, da papà Sarri a Empoli (insieme in B nella stagione 2012-2013) e dimostra che a essere nel torto non era certo lui. E le ottime prestazioni del trequartista corrono anche lungo i disegni del nuovo abito della squadra toscana, ora guidata da Giampaolo e che continua - non era poi così prevedibile - a proporre un calcio gentile, più bello da vedere rispetto a quello di alcune, vere o presunte, big del campionato italiano. Il confronto con il collega rossonero - nella serata in questione Suso - è stato impietoso e non si capisce ancora il perché molti tifosi del Liverpool abbiano tappezzato la bacheca Facebook ufficiale dei Reds con messaggi di delusione o veri e propri insulti non appena giunse la notizia del trasferimento dello spagnolo a Milano. Un merito, il Milan, ce l'ha ed è quello di disporre in rosa di un attaccante di livello mondiale. No, non è quello rimasto in panchina per l'intera durata del match. La rete di sabato non è per tutti, forse solo il Meggiorini dei giorni migliori avrebbe potuto avvicinarsi a tanto. Carlos Bacca, quest'anno, potrebbe realmente regalare sorrisi e speranze, che siano false o che siano vere lo deciderà il centrocampo di Mihajlovic. Perché si è sempre parlato della difesa come problema principale, ma il vero allarme adesso come l'anno scorso è in mediana. Se lotti per la Champions non puoi presentarti con Nocerino titolare, se l'idea è quella di fare arrivare più palloni possibili agli attaccanti devi pensare a portare un numero 10, non di quelli improvvisati. L'unico che si muove discretamente bene, nella posizione, è Bonaventura ma la funzione dell'ex atalantino cresce se schierato dietro perché è uno dei pochi in grado di far ripartire l'azione, con il massimo rispetto per De Jong, ottimo in interdizione ma limitato nella costruzione. La capacità che ha Honda di "indovinare" una partita su dieci è ammirevole, Kucka è una riserva, le personalità di Poli e Montolivo sono state messe in palio alla sagra del carciofo e Bertolacci dovrà dimostrare di valere tutto quel prezzo. A conti fatti, il Milan ha cacciato di casa l'elemento di maggiore qualità. @damorirne

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