Pirlo, Giovinco e i campionati poco allenanti

Fabio Capello parlò di una Serie A poco allenante perché non più competitiva. Era l'ultimo anno di Conte e la Juventus dominava in Italia, facendo però fatica in Europa. In realtà sono poi bastate quattro o cinque operazioni di mercato da parte dei nostri club per rimettere tutto in discussione. Al giorno d'oggi lo scontro al vertice è più che aperto, non c'è il netto predominio di un singolo. A parte il fatto che la finale di Berlino conquistata da Allegri ha confutato pesantemente la teoria, verrebbe da chiedersi se Lewandowski - che gioca in Bundesliga, anni luce lontana dal livello della Premier - non sia da ritenere uno degli attaccanti più sopravvalutati e con lui tutta la sua squadra, il Bayern, che in Germania non conosce rivali eppure nelle ultime quattro stagioni ha conquistato una Champions, una finale e due semifinali. Il naturale preambolo nasce dalla scelta maturata da Antonio Conte, quella di continuare a puntare su Pirlo e di richiamare Giovinco. La MLS è un campionato discreto, è vero, anche se in forte crescita. Però tutte le critiche rivolte ai due "americani" appaiono ingenerose. Non crediamo che il valore dell'ex centrocampista bianconero sia scemato dall'oggi al domani, se solo lo scorso giugno gareggiava da protagonista per primeggiare in Europa né siamo convinti dell'inutilità della Formica Atomica, al momento vicecapocannoniere con 21 reti. Sarebbe errato pensare di poter costruire l'Italia del futuro su Pirlo, questo sì, ma arrivare a bistrattarlo solo perché - sul viale del tramonto - ha optato per il distacco dal calcio dei grandi e per rimpinguare il portafogli più di quanto non abbia già fatto è un qualcosa che sinceramente arriva superfluo e non è di ausilio al bene della Nazionale. Conte ne ha convocati 26, di giocatori: e siamo proprio sicuri che tra i 26 migliori italiani (tutto è opinabile, chiaro) non ci sia ancora spazio per il regista? Realmente Giovinco è così inferiore, al netto delle differenti caratteristiche, agli altri colleghi del reparto italiano? I problemi sono altri, tipo accogliere le avversarie al Mondiale casalingo con Fred e Jô senza provare almeno un timido cenno di imbarazzo. @damorirne