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La vera svolta del Napoli

Redazione

19 ottobre 2015

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Funziona tutto, ed è sempre un piacere per gli occhi. Il lussurioso lavoro di Sarri, grondante di sudore e appagante per chi tenta di distogliersi dal ripetitivo, destabilizza anche tutti quei tifosi che per evidenti motivi non vogliono sentir pronunciare la parola "s....tto". Napoli-Fiorentina, almeno per il momento, è la ghirlanda d'alloro del campionato. Vivacità e impeto - soprattutto dei viola - rendono godibile il primo tempo senza reti, Insigne e Higuain ammaliano il secondo. Il calcio del Napoli - senza nulla togliere alla squadra di Paulo Sousa - è superiore. SSC Napoli v ACF Fiorentina - Serie ALe fatiche del centravanti argentino risultano encomiabili, arrivando limpide in occasione del gol. È lui che fa partire l'azione, rubando palla a Ilicic subito dopo la metà campo, ed è lui che la conclude beffando con il tocco mortifero degli artisti l'ottimo Tatarusanu. Qui c'è tutta la differenza che passa da un buon giocatore e un campione. La città lo ha ritrovato nel pieno delle energie e dell'ispirazione e un tesoro simile in Serie A, almeno per quest'anno, non s'è ancora visto. Riduttivo, però, declassare l'ottimo momento degli azzurri al solo Pipita. La fortuna di avere due capitani in campo non capita ogni giorno, Hamsik e Pepe Reina. Uno finalmente tornato a giocare nel posto che gli compete, l'altro a colmare la profonda lacuna lasciata dall'alternanza di Rafael e Andujar. Per quanto riguarda Insigne e Allan, rimandiamo alla bellissima immagine del Sarri sorridente al triplice fischio. Quello che maggiormente impressiona, per il repentino cambiamento, è Koulibaly. Tolto qualche picchio di irruenza, quasi naturale per un difensore centrale, colpisce il divario rispetto alla scorsa stagione: meno amnesie e più consapevolezza del proprio strapotere fisico. Sa come e quando utilizzarlo. Il bello, per il Napoli, arriva adesso. Il calendario, nel prossimo turno di campionato, presenta la trasferta di Verona contro il Chievo. Dodici i punti conquistati contro le "grandi" (Fiorentina, Milan, Juventus e Lazio), solo tre contro Sassuolo, Sampdoria, Empoli e Carpi. Sarri si gioca un'importante fetta di maturità. Non che non l'abbia ancora dispiegata ai quattro venti - ci mancherebbe -, ma questa è la ghiotta occasione per la vera svolta. Che sulla carta è notevolmente più abbordabile di quanto mostrato fino a ieri. @damorirne

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