Nel calcio e nell'Italia di una volta si comprava e si vendeva, in quelli di oggi si fanno annunci e poi fra tre settimane, quattro mesi, quindici anni ci sarà, forse, il mitico closing. Enrico Preziosi, uno degli uomini chiave del calcio italiano (e con questo sarebbe detto tutto) non ha voluto farsi mancare questo teatrino nell'operazione che forse porterà all'ingresso di un socio di minoranza nella sua Fingiochi srl, la finanziaria che controlla le sue aziende di giocattoli ed anche lo stesso Genoa. La lettera di intenti fra il gruppo Preziosi e quello facente capo a Giovanni Calabrò altro non è che un'intesa di massima, per niente vincolante, per andare avanti con le trattative (nemmeno è iniziata la due diligence). È un periodo di grande attivismo finanziario nel calcio genovese, perché la Sampdoria di Ferrero (...) dopo l'interessamento di Volpi è stata avvicinata proprio negli scorsi anche da un fondo di investimento inglese, ma il caso del giorno è quello del Genoa che starebbe per passare in parte nelle mani di un imprenditore mai sentito nominare (deve essere il primo requisito per entrare nel calcio italiano) né come imprenditore né come tifoso del Genoa. Per trovare qualcosa su Calabrò bisogna fare come il Secolo XIX, che ha scritto della sua condanna in primo grado (sei anni e quattro mesi di reclusione) per l'acquisizione di una società poi fallita, corredata da storie ai confini della realtà e con l'immancabile presenza di un finto sceicco (curdo di passaporto svedese ma residente in Spagna e soprattutto povero). Chiedere la vigilanza della Lega di Beretta su tutti questi personaggi che stanno entrando, ormai anche a livello di serie A (il nostro dentista è più liquido forse non di Preziosi, ma certo di Ferrero), è fuori discussione, ma per fortuna in certe piazze il cosiddetto controllo sociale è più forte che altrove. E Genova è una di queste. Visti gli assetti politici del calcio italiano la facilissima previsione è che, Calabrò o non Calabrò, l'era Preziosi sia ancora lontanissima dalla sua fine.
Twitter @StefanoOlivari