Uno dei tanti punti di forza del quotidiano spagnolo Marca è l'infografica, probabilmente il più valido strumento nonché il più immediato di comunicazione online. L'ultima riguarda i tre uomini copertina della Liga (
Messi,
CR7,
Neymar) e il loro confronto in termini numerici alla stessa età, prendendo come riferimento gli attuali anni del brasiliano. È chiaro che il paragone non è da interpretare come assoluto, considerate le differenti militanze dei nostri protagonisti, chi solo in Spagna, chi si è diviso tra Brasile e Spagna e chi tra Portogallo e Inghilterra. Sta di fatto che alla bellezza di 23 primavere, Neymar è il giocatore che ha realizzato più reti (183 contro le 150 di Messi e le 118 di Cristiano Ronaldo) spalmate in 317 partite (0,57 a gara). La Pulce e l'asso del Real seguono con una media di 0,55 e 0,36. Due Palloni d'Oro per il primo, uno per il secondo e zero per il funambolo verdeoro (e chissà quando lo vincerà).
Fortunatamente il calcio non è solamente ricoperto di numeri, altrimenti oggi parleremmo con venerazione (più di quanto non si faccia già) di
Arthur Friedenreich o
Pedro Petrone - per citare due che nella loro carriera hanno fatto meno partite che gol - accostandoli a miti più grandi di loro quando, in effetti, la realtà li vede ancora - nella maggior parte dei casi - come dei personaggi in cerca d'autore. Non è un discorso atto a svalutare la figura di Neymar, il cui enorme valore è inattaccabile, quanto piuttosto la modalità del raffronto. Ci sarà un motivo se da vent'anni a questa parte nessuno è riuscito, in
Premier, ad andare oltre le 31 marcature (Shearer nel 95-96, CR7 nel 2007-2008 e Suarez nel 2013-2014). Che quello inglese sia il campionato più difficile è opinione personale, ma d'altronde trovare una lega con una quantità di squadre così competitive (United, City, Chelsea, Arsenal, Tottenham, Liverpool) è tutt'altro che una passeggiata di salute. In Spagna si sa che, salvo effetti speciali,
Real Madrid e
Barcellona occuperanno - a fasi alterne - i due primi posti finali e in Italia il livello degli ultimi anni è stato talmente alto che nessuno si è accorto del divario tra
Juventus e
Roma e tra Juventus, Roma e le altre diciotto. Messi, CR7 e Neymar, rimandiamo il giochino. Magari tra cinque anni, quando potremo basarci su dati derivanti dallo stesso contesto.
@damorirne