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Cannonieri cadetti / Edi Bivi

Cannonieri cadetti / Edi Bivi

Redazione

6 febbraio 2016

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Mingherlino, leggero, cecchino dagli undici metri e goleador consumato. Questo è l'identikit di Edi Bivi, un attaccante che avrebbe meritato maggiore considerazione dalla massima serie negli anni Ottanta. Nato a Lignano Sabbiadoro (Udine) l'11 gennaio 1960, è un prodotto del settore giovanile della Fiorentina. Non entra nell'orbita della prima squadra viola ma avvicinato a casa, al Mestrina, dove colleziona le prime presenze da professionista. Giocando in C2, mette a segno quasi 30 reti in 3 stagioni, attirando l'attenzione del Catanzaro e facendo un micidiale salto fino alla massima serie. Siamo nel 1981 e la squadra calabrese ha appena ceduto l'idolo Palanca. Il ragazzo della provincia udinese non sembra patire l'approccio con una realtà molto diversa rispetto al suo recente passato: infatti, al debutto in A contro il Napoli segna subito su rigore. La prima di 12 reti che lo proiettano verso un inaspettato secondo posto nella classifica cannonieri 1981-82, dietro al solo Pruzzo. In più, viene chiamato da Bearzot nello stage premondiale per la Nazionale maggiore: una bella esperienza senza seguito per Bivi, che deve “accontentarsi” della casacca dell'Under 21 e della partecipazione all'Europeo '82 di categoria. É uno dei 4 giocatori del Catanzaro convocati da Vicini per la rassegna continentale insieme a Celestini, Borghi e Massimo Mauro. Purtroppo, l'exploit del campionato d'esordio non si ripeterà per l'attaccante friulano, con sole 3 reti nel 1982-83 e la retrocessione. In cadetteria Bivi imperverserà per tutto il resto del decennio ed i primi anni Novanta, segnalandosi per le reti puntuali più o meno in tutte le piazze che tocca. Nel 1985 è capocannoniere della B con 20 gol e trascina il Bari al primo piano del calcio italiano. Raggiunta la A, i pugliesi acquistano l'inglese Rideout e per lui le occasioni si riducono parecchio. Veste in seguito le casacche di Triestina e Cremonese, centrando con i grigiorossi un'altra promozione. I suoi numerosi gol realizzati anche a Monza nel 1989-90 non riescono a salvare i brianzoli dalla C e così per Bivi si profila l'ultima grande esperienza della carriera: quella a Pescara, dove lascia ancora il segno e contribuisce di nuovo alla terza conquista della Serie A in carriera: nel 1993 abbandona definitivamente la massima categoria e poi anche il calcio di vertice, chiudendo con le maglie di Giorgione, Livorno, Ospitaletto, Ortona ed Imolese. Diventa allenatore e guida esclusivamente, finora, club minori dell'Abruzzo, dopo essersi stabilito a Pescara nel post-carriera. Ha realizzato in totale 92 reti in Serie B. Fabio Ornano

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