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Serie A, promossi e bocciati della 34ª giornata

Serie A, promossi e bocciati della 34ª giornata

Redazione

21 aprile 2016

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PROMOSSI FRANCESCO TOTTI Non c’è dubbio che sia lui l’uomo della giornata. Entra in campo all’86’ con la squadra in svantaggio per 2-1 e in un paio di minuti segna la sua prima doppietta in A da subentrato. Dopo una ventina di secondi dal suo ingresso in campo, trova la zampata del pari. Poi, segna dal dischetto il gol dell’apoteosi. Il capitano giallorosso ribalta la sera dei giallorossi e, grazie ai k.o. di Inter e Fiorentina, la Roma si avvicina alla qualificazione in Champions League. BRUNO PERES Fino allo show finale di Totti, era il migliore in campo: non a caso, dalla sua fascia era nato l’assist per l’1-2 di Martinez. DRIES MERTENS Che partita per il belga: prima l’assist per Gabbiadini; poi la tripletta nella ripresa, con capolavoro sul quinto gol; infine, altro assist, quello per Lopez nel 6-0. Risponde con i fatti a chi sostiene che sia decisivo solo quando subentra a gara in corso. MANOLO GABBIADINI Festeggia la prima doppietta nel massimo campionato. Sfrutta ancora una volta la maglia da titolare concessagli dalla squalifica di Higuain. PAULO DYBALA Doppietta d’autore per il vicecannoniere del campionato. L’attaccante argentino della Juventus prima trasforma il calcio di rigore del 2-0, poi realizza - con il piede destro - il tris su assist di Khedira. Scudetto a un passo per Madama. DIFESA DELLA JUVENTUS Palloni toccati dalla Lazio nell’area avversaria nell’intera partita: quattro. La retroguardia bianconera è un bunker e ancora non ha subito reti allo Stadium in tutto il 2016. Lo scudetto nasce da lì. NICOLA RIGONI Nella goleada del Chievo spicca la perla del 3-1, firmata dal centrocampista con un bellissimo pallonetto, probabilmente il gol della serata. E prima si era procurato il rigore. SERGIO PELLISSIER Tre gol nelle ultime due partite giocate dall’attaccante valdaostano: contro il Frosinone segna il rigore del sorpasso e chiude il conto su assist di Pepe. Per la prima volta nella sua storia in A, il Chievo (che era privo dell’attaccante titolare Meggiorini, squalificato) segna cinque gol in una singola partita. MASSIMO MACCARONE Ancora un gol per BigMac, a quota dodici in questo campionato e ad appena una marcatura dal suo record personale in Serie A. Non male, a trentasei anni. EZEQUIEL MUÑOZ Il centrale genoano è determinante sia in fase difensiva (salva un gol sulla riga di porta) sia in quella offensiva (da il “la” all’azione della rete rossoblù). SILVAN WIDMER L'esterno destro, già tra i migliori nella vittoria contro il Napoli, si conferma in grande forma anche con la Fiorentina. Sulla sua corsia di competenza  fa venire il mal di testa ad Alonso. EUGENIO LAMANNA Sostituisce alla grande Perin, rivelandosi decisivo con tre parate nella prima frazione di gioco. EMILIANO VIVIANO Ingaggia un duello con gli attaccanti del Sassuolo e lo vince. Strepitoso per tutti i 90’, corona la sua prestazione parando il rigore di Berardi a due minuti dalla fine. Da nazionale. BOCCIATI GABARRON PATRIC Di fatto la partita di Torino termina con la sua espulsione, maturata al 3’ della ripresa. ALEX TELLES È lui a perdersi De Maio sul gol-partita. Una disattenzione che costa la sconfitta all'Inter e, probabilmente, la fine della rincorsa alla Champions. ARLIND AJETI Il Frosinone è avanti 1-0 grazie al gol segnato da Daniel Ciofani su assist di suo fratello Matteo. Ma al 17’, arriva il patatrac: il difensore albanese lascia i ciociari in dieci, commettendo fallo su Floro Flores in una posizione innocua. E da lì la partita si capovolge. ANDREA RANOCCHIA Altro cartellino rosso “grave” è quello del difensore doriano: già ammonito, colpisce con un calcio al volto Defrel (costringendolo a uscire) e lascia la Samp in dieci già dal 27’. Ingenuo. UROS DJURDJEVIC 45’ di nulla per il serbo: all’intervallo, Ballardini lo lascia negli spogliatoi per inserire Gilardino. ROBERT ACQUAFRESCA Non giocava titolare dalla prima di campionato e si vede. Gli attacchi del Bologna al San Paolo sono praticamente nulli. LUCA ROSSETTINI Partita da incubo per il difensore felsineo: si è capito sin dalle prime battute che sarebbero stati dolori. Gabbiadini lo brucia in apertura di gara, dando il via alle danze. LUIGI DELNERI “Toni non lo porto in panchina. Sarebbe illogico”, aveva detto il tecnico veronese dopo il successo di Bologna, sostenendo che uno come Toni o lo si fa giocare oppure lo si lascia a casa. Fatto sta che a Empoli, il bomber è partito proprio dalla panchina (la sua gara durerà solo 20', per via di un infortunio). Ad ogni modo, pare difficile dare una spiegazione alle continue esclusioni del Campione del Mondo. Giovanni Del Bianco

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