Ai Mondiali del 2014 in Brasile l'Uruguay doveva essere una delle grandi protagoniste dopo il quarto piazzamento in Sudafrica e la vittoria in Coppa America 2011. Invece la squadra di Oscar Washington Tabarez ha avuto una regressione incredibile: prima un ottavo di finale perso contro la Colombia ai Mondiali carioca e poi qualificata come terza ai quarti nella Coppa America 2015 ed eliminata dalla vincitrice Cile per 1-0.
La regressione e la crisi di risultati non è ancora finita. Ieri notte è arrivata la clamorosa eliminazione dal torneo americano del Centenario. Una uscita di scena precoce e inaspettata dopo la sconfitta subita al Rose Bowl di Pasadena dal Venezuela per 1-0 con un gol di Salomon Rondon, del West Bromwich, al 36′. Deludente l’Uruguay, con Cavani che ha fallito un gol clamoroso e con Luis Suarez che ha litigato con Tabarez, per il mancato utilizzo. L’uscita anticipata di Cavani (l’ombra di se stesso) e compagni dalla Coppa America è meritata. Poca qualità nella rosa, concentrata solo in attacco. E se da anni Tabarez non può contare su centrocampisti di tecnica e palleggio, stavolta è pesata anche la vulnerabilità difensiva di Godin e soci, con quattro gol subiti in due gare.
Ma se l’Uruguay non dà spettacolo in campo, con Cavani che sbaglia gol a ripetizione, è Luis Suarez che si copre di ridicolo con uno show fatto di rabbia per essere rimasto in panchina e di frustrazione per non poter dare il suo contributo alla squadra. A partita ormai avviata alla fine, mentre qualche compagno si toglie il fratino e lo scaglia a terra. lui si avvicina alla panchina e con fare minaccioso chiede perché non lo fanno entrare, poi, impotente sferra un pugno alla parete di plexiglas. Insomma tutto sbagliato e Uruguay da ricostruire per ritornare vincente come nel 2011.
A sancire il verdetto dell'eliminazione della squadra di Tabarez è stata comunque la vittoria per 2-0 del Messico sulla Giamaica: Hernandez e Peralta hanno regalato la qualificazione alla loro nazionale, che nell'ultima giornata si giocherà il primo posto nello scontro diretto con il Venezuela, a sua volta già sicuro dei quarti per la prima volta con una storica qualificazione.
Marco Stiletti