Dopo la follia, la partita. Dopo la partita, altra follia. Inghilterra-Russia è stata funestata dai ripetuti scontri della vigilia che hanno coinvolto le tifoserie delle due nazionali. Poi la parola è passata al campo, dove si è vista la partita più piacevole delle quattro giocate finora. Ma i novanta minuti del Vélodrome hanno rappresentato solo una pausa alla violenza che da tre giorni sta attanagliando la città di Marsiglia, perché dopo il fischio finale sono riprese le ignobili scene di tensione. Nel capoluogo provenzale il clima è stato totalmente guastato dalla ferocia degli hooligans e un tifoso inglese si trova ora in lotta tra la vita e la morte. Gli scontri sono avvenuti sia al porto della città francese sia all’interno dello stadio e quel che è peggio è che si sapeva già da tempo che questa partita era una di quelle considerate a rischio, ma nonostante i segnali d’allarme, non si è riusciti a fermare la guerriglia.
Quanto al match, l’Inghilterra è andata molto vicina ad una vittoria che avrebbe spezzato il suo tabù legato alle gare d’esordio agli Europei, che non l’hanno mai vista uscire con l’intera posta in palio. Proprio nelle battute conclusive, infatti, la gioia per i tre punti è stata rispedita indietro da una splendida elevazione del capitano Berezutski, lesto a trafiggere Hart e a regalare alla Russia un punto ormai insperato.
Il pallino di gioco è stato in mano agli inglesi per quasi tutta la gara: Hodgson ha schierato un undici a trazione anteriore, impiegando tutti insieme Sterling, Kane, Lallana, Rooney, Dier e Alli; a colpire in particolar modo è stata la posizione di Rooney, schierato come centrocampista arretrato, con compiti di regia. L’esperimento ha funzionato, perché il capitano britannico è stato il fulcro del gioco della nazionale dei tre leoni, padrona del campo già dal primo tempo. Per sbloccare il risultato è servito però un calcio da fermo, la bella punizione di Eric Dier, uno dei migliori in campo,
Se da un lato è stata apprezzabile la volontà di Roy Hodgson di proporre un’Inghilterra d’assalto, con il tentativo di sfruttare in particolar modo le due corsie (specie quella di destra, dove spesso ha galoppato Walker, specialmente nel primo tempo), dall’altro il Ct inglese non ha convinto nei cambi a gara in corso: in attacco aveva molte alternative, ma nonostante questo sono rimasti in campo per 90’ sia Kane sia Sterling, entrambi non alla miglior partita della loro carriera. E paradossalmente, proprio quando hanno provato a coprirsi di più, togliendo Rooney per inserire Wilshere, gli inglesi hanno pagato dazio, venendo puniti oltremodo al termine di una gara giocata quasi sempre meglio degli avversari, che hanno puntato le loro fiches su una solida retroguardia, composta dagli esperti Ignashevich (36 anni) e Berezutski (33). In attacco, infatti, l'undici di Slutski non ha creato tanto e anche per questo, una volta sbloccato lo stallo, il match sembrava ormai in porto per l'Inghilterra.
Il pareggio fa gongolare il Galles, che approfittando del pari tra le due vecchie nazionali di Fabio Capello, si ritrova in testa da solo in questo raggruppamento e si presenterà con due punti di vantaggio all'atteso derby britannico in programma giovedì.
I PIÙ E I MENO
+ Wayne Rooney: schierato in posizione mediana con compiti di regia, è stato autore di un’ottima prestazione: il gioco passa per le sue aperture e per i suoi passaggi illuminanti. Costruisce quasi tutte le azioni inglesi.
+ Kyle Walker: nel primo tempo l’Inghilterra attacca molto sulla destra e l’esterno sembra più un’ala che un terzino. Nella ripresa cala un po’.
+ Eric Dier: sblocca l’incontro con un bel calcio di punizione, coronando una gara già positiva.
+ Igor Smolnikov: nel primo tempo salva i suoi con un tackle perfetto su Sterling. Un recupero che vale un gol.
+ Igor Akinfeev: prodigioso nel respingere, con l’aiuto del palo, una conclusione a botta sicura di Rooney. Rivedibile nella punizione di Dier.
+ Vasilij Berezutski: l’elevazione cestistica su Rose vale l’1-1. Prezioso sia in difesa sia in avanti, dove svolge il compito che non è riuscito agli addetti al gol.
- Raheem Sterling: il peggiore in campo. Sbaglia un sacco di palloni e nel primo tempo si fa recuperare da Smolnikov da posizione favorevole. Un mistero la sua presenza sul manto erboso per tutta la partita.
- Harry Kane: ci si attendeva parecchio dall’asso del Tottenham, che però non è riuscito a lasciare il segno sul match.
IL TABELLINO
Marsiglia, 11 giugno
Inghilterra-Russia 1-1
73’ Dier, 92’ Berezutski.
Inghilterra (4-3-3): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Alli, Dier, Rooney (77’ Wilshere); Lallana, Kane, Sterling (87’ Milner). In panchina: Heaton, Forster, Vardy, Clyne, Henderson, Sturridge, Stones, Barkley, Bertrand, Rashford. Ct: Hodgson.
Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Ignashevich, V. Berezutski, Schennikov; Neustadter (80’ Glushakov), Golovin (77’ Shirokov); Smolov (85’ Mamaev), Shatov, Kokorin; Dyzuba. In panchina: Lodygin, Guilherme, Shishkin, A. Berezutski, Yusupov, Ivanov, Samedov, Torbinski, Kombarov. Ct: Slutski.
Arbitro: Rizzoli (Italia).
Note: ammoniti Cahill e Schennikov; recupero: 0’ pt, 3’ st.
Uomo partita Uefa: Dier.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco