Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Euro 2016, Austria-Ungheria 0-2

Redazione

14 giugno 2016

  • Link copiato

I destini di Austria e Ungheria sono tornati ad incrociarsi in un grande torneo ottantadue anni dopo la prima e unica volta. Nel 1934, al Mondiale italiano, erano le grandi rappresentanti - assieme alla Cecoslovacchia - della temuta “scuola danubiana”, filosofia calcistica ai tempi tra le più forti e affermate (non a caso, l’Austria nel ‘34 arrivò in semifinale, mentre l’Ungheria giunse in finale nell’edizione del ‘38) e si affrontarono in un quarto di finale. Questa volta, si affrontavano con tutt’altre ambizioni e già essere in Francia costituiva per entrambe una prima vittoria: i magiari, infatti, sono alla prima presenza a un Europeo dal lontano 1972, mentre gli austriaci si sono qualificati per la prima volta (escludiamo l’edizione del 2008, alla quale hanno preso parte come nazionale ospitante). Il derby del vecchio impero austroungarico è andato alla fine a un'Ungheria umile e concentrata. Kiraly e compagni sono stati capaci di sovvertire il pronostico e di ottenere nella ripresa un 2-0 rotondo, maturato con i gol di Szalai e Stieber. Bellissima l’azione del primo gol, arrivato con un triangolo tra il marcatore e Kleinheisler; in contropiede il bis, confezionato dai neoentrati Priskin e Stieber, col secondo lanciato in profonditàdal compagno di squadra particolarmente ispirato nei venti minuti concessigli dal tedesco Storck, che lo ha buttato nella mischia proprio per sostituire l’uomo che aveva sbloccato la partita, quell’Adam Szalai reduce da una stagione senza reti con le sue squadre di club (Hoffenheim prima, Hannover poi). L’Austria recrimina per il palo colpito nei primi secondi di gioco da Alaba, tra i migliori dei suoi, e per il gol annullato a Hinteregger nel secondo tempo (gioco fermato per un fallo di Dragovic, ammonito nell'occasione per la seconda volta e dunque cacciato dal campo: danno e beffa per gli uomini di Koller). Dopo un primo tempo di marca austriaca, l’Ungheria ha avuto il merito di far valere il suo palleggio e la sua organizzazione nella ripresa, “scegliendo” i momenti giusti per colpire al cuore gli avversari, colpevolmente convinti di avere vita facile. Quanto all'Austria, la piacevole nazionale che aveva chiuso da imbattuta le qualificazioni, a Bordeaux non si è vista per niente. I PIÙ E I MENO + Gabor Kiraly: esordisce a quarant’anni ad un Europeo, divenendo il giocatore più vecchio nella storia della manifestazione (superato Lothar Matthäus). Festeggia il debutto vincendo il derby mitteleuropeo con l’Austria e senza gol al passivo. Pronto quando viene chiamato in causa su Alaba e su Junuzovic. + Adam Szalai: sonnacchioso fino al momento del gol, ha il merito di portare in vantaggio la sua nazionale, coronando una strepitosa azione corale. Torna al gol dopo quarantanove partite di digiuno! + Laszlo Kleinheisler: complimenti a questo giovane centrocampista, che senza paura ha retto il centrocampo magiaro. Da applausi l'uno-due con cui manda a segno Szalai. Cerca gloria anche in prima persona, ma non riesce a entrare nel tabellino dei marcatori. Lo avrebbe meritato. + David Alaba: colpisce il palo dopo trentuno secondi e impegna Kiraly poco dopo. Il più vivo degli austriaci. - Aleksandar Dragovic: due colpe: si perde Szalai sul gol e si fa espellere per doppia ammonizione. - Martin Harnik: avrebbe una chance su assist di Arnautovic, ma si calcia addosso, non riuscendo a correggere in porta. IL TABELLINO Bordeaux, 14 giugno Austria-Ungheria 0-2 62' Szalai, 87' Stieber. Austria (4-2-3-1): Almer; Klein, Dragovic, Hinteregger, Fuchs; Alaba, Baumgartlinger; Harnik (78’ Schopf), Junuzovic (59’ Sabitzer), Arnautovic; Janko (65’ Okotie). In panchina: Lindner, Özcan, Garics, Ilsanker, Suttner, Prödl, Wimmer, Hinterseer, Jantscher. Ct: Koller Ungheria (4-1-4-1): Kiraly; Fiola, Guzmics, Lang, Kadar; Gera; Nemeth (89’ Pinter), Nagy, Kleinheisler (79’ Stieber), Dzsudzsak; Szalai (68’ Priskin). In panchina: Dibusz, Gulacsi, Korhut, Elek, Bode, Lovrencsics, Nikolic, Bese, Juhasz. Ct: Storck. Arbitro: Turpin (Francia). Note: espulso al 66’ Dragovic per doppia ammonizione; ammoniti Dragovic e Nemeth; recupero: 1’ pt, 5’ st. Uomo partita Uefa: Kleinheisler. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi