Sinfonia della Spagna, terza squadra - dopo Francia e Italia - a festeggiare in anticipo il raggiungimento degli ottavi di finale e prima nazionale a superare la soglia dei due gol, non varcata da nessun altro nelle altre venti partite giocate finora. La Turchia dell’Imperatore Terim, deludente già all’esordio con la Croazia, si squaglia di fronte alla prova di forza delle Furie Rosse, perfette in tutte le zone del campo e tornate alle loro migliori versioni, quelle degli Europei 2008 e 2012 e dei Mondiali 2010. A Nizza, è un dominio continuo della formazione di Vicente Del Bosque, che ha fatto impazzire gli avversari con un fraseggio perfetto, con una spietatezza sotto porta e una particolare attenzione alla fase difensiva, troppo spesso sottovalutata quando si parla della Spagna (eppure basta guardare ai numeri della Roja nei tornei vinti, per rendersi conto della forza del reparto: tre gol subiti a Euro 2008, due al Mondiale 2010, uno a Euro 2012. E in tutti i casi, neanche un gol incassato nella fase a eliminazione diretta).
La vendemmia inizia al 34’: cross di Nolito e colpo di testa di Morata, venuto via a un Topal in serata davvero storta. Due minuti ed ecco il raddoppio, questa volta con Nolito nei panni del bomber e non del rifinitore, pronto a sfruttare un altro regalo di Topal. La partita di fatto si chiude qua. Nella ripresa, palla deliziosa di Iniesta per Jordi Alba (a dire il vero in posizione irregolare) che tocca ancora per Morata, che da due passi sigla la doppietta personale. Poi la Spagna si dedica al controllo della partita, facendo possesso palla e chiudendo con il 92% di passaggi riusciti. Quattordici partite consecutive senza sconfitte agli Europei per i campioni in carica. La Turchia, per sperare di passare come una delle migliori terze, deve vincere con diversi gol di scarto contro la Repubblica Ceca e già la cosa sembra difficile. Ma il problema è che anche una larga vittoria contro i cechi potrebbe non bastare: serviranno anche risultati favorevoli dagli altri campi.
I PIÙ E I MENO
+ Andres Iniesta: era stato tra i migliori contro la Repubblica Ceca, ma l’Uefa lo aveva inspiegabilmente escluso dalla Top 11 dei migliori della prima giornata. Difficilmente potrà farlo per questo secondo turno. Dipinge grande calcio, candidandosi sin d’ora come uno dei migliori del torneo.
+ Alvaro Morata: un gol per tempo per l’attaccante della Juventus, che raggiunge Bale, Stancu e Payet a quota due gol. È la prima doppietta di Euro 2016.
+ Nolito: un gol e un assist per l’ala del Celta Vigo (a proposito: primo giocatore del club a segnare in una fase finale). Era rimasto all’asciutto contro la Repubblica Ceca, ma aveva già segnato quattro reti nelle due amichevoli contro Bosnia e Corea del Sud alla vigilia del torneo.
- Arda Turan: nella Turchia potremmo scegliere un po’ tutti, ma in particolare delude lui che della squadra sarebbe la stella. Ad un certo punto, viene beccato anche dal suo pubblico.
- Mehmet Topal: serata da incubo: è colpevole sia nel primo gol di Morata, dove perde la marcatura, sia nella rete di Nolito, dove di fatto serve l’avversario nel tentativo di liberare l’assist di Fabregas.
IL TABELLINO
Nizza, 17 giugno
Spagna-Turchia 3-0
34’ Morata, 37’ Nolito, 48’ Morata.
Spagna (4-3-3): De Gea; Juanfran, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba (81’ Azpilicueta); Fabregas (71’ Koke), Busquets, Iniesta; David Silva (64’ Soriano), Morata, Nolito. In panchina: Casillas, Sergio Rico, Bartra, , Bellerin, San José, Pedro, Lucas Vazquez, Thiago Alcantara, Aduriz. Ct: Del Bosque.
Turchia (4-3-3): Babacan; Gonul, Topal, Balta, Erkin; Ozan Tufan, Selcuk Inan (70’ Malli), Ozyakup (62’ Sahan); Calhanoglu (46’ Sahin), Yilmaz, Arda Turan. In panchina: Onur Kivrak, Harun Tekin, Çalik, Ozbayrakli, Sen, Köybasi, Semih Kaya, Tosun, Emre Mor. Ct: Terim.
Arbitro: Mazic (Serbia).
Note: ammoniti Sergio Ramos, Yilmaz, Tufan; recupero: 1’ pt, 2’ st.
Uomo partita Uefa: Iniesta.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco