La Romania è eliminata, l’Albania può ancora sperare. Questo il verdetto della gara di Lione, che ha visto la nazionale delle Aquile ottenere la prima vittoria nella fase finale di un torneo. Vincendo, la nazionale di De Biasi ha superato in classifica proprio i romeni, ma per passare il turno, servirà tenersi dietro altre due terze classificate e la prospettiva, onestamente, non è delle migliori: con tre punti e una differenza reti di -2, servirà un incastro di risultati particolarmente favorevole. L’augurio è di non dover pagar caro l’atteggiamento rinunciatario del finale, quando la squadra ha pensato più ad amministrare la vittoria che non a migliorare il proprio rapporto tra reti segnate e reti subite (il brutto di questa formula con le terze classificate è anche in questo aspetto: giocando per prima, l’Albania non sapeva quel che le occorresse per passare il turno, mentre le terze degli altri gironi possono farsi i loro conti, conoscendo già la situazione di Agolli e compagni).
Aldilà di tutto, rimane la soddisfazione di aver ottenuto tre punti meritati, dopo due buone prestazioni - quelle con Svizzera e Francia - che non avevano portato punti. Il gol di Sadiku nel finale del primo tempo scatena la gioia di un intero popolo, che non avrà bisogno di conoscere il destino dei propri beniamini per applaudirli e ringraziarli di questo giugno indimenicabile. Prima che vi salisse Sadiku, il treno della storia era passato anche per Lenjani, che al 23’, aveva sprecato un’occasione incredibile da pochi passi.
Il plot narrativo della gara è rimasto invariato anche nella ripresa: Albania con più piglio, ma attenta a non scoprirsi, Romania incapace di raddrizzare una gara dagli animi ben tesi (sei ammoniti e l’antipasto del brutto fallo di Basha su Hoban, proprio in apertura di gara): il palo di Andone è forse l'unico tentativo di reazione per la nazionale gialla, alla quale sarebbe servita solo la vittoria (con due punti avrebbe mantenuto il terzo posto, ma difficilmente avrebbe potuto venir ripescata come miglior terza). Si sapeva che la forza dei romeni sarebbe stata la difesa e infatti il gol incassato è frutto dell’errore di un singolo, quello del portiere Tatarusanu, uscito a farfalle. Così come erano arcinoti i problemi offensivi. Non a caso, la selezione di Iordanescu, tornerà a casa con due reti segnate entrambe su rigore. Quanto al match con gli albanesi, le speranze si sono affievolite maggiormente, quando Alibec, ex comparsa della nostra Serie A, ha lasciato il campo per infortunio. Alla fine, la vittoria albanese è meritata, così come il sorpasso in classifica.
La nota finale è di colore: l’Albania ha giocato tre partite con tre casacche diverse, una rossa, una bianca e una nera. Senza addentrarci sull’utilità di tre maglie per un torneo così breve, il fatto resta curioso, perché l’impiego della terza divisa ad una competizione per nazionali, rappresenta una rarità.
I PIÙ E I MENO
+ Armando Sadiku: capitalizza il cross di Memushaj, segnando di testa il gol che vale i primi tre punti dell’Albania in questo Europeo. Si ritaglia un posto nella storia del calcio albanese.
+ Ledian Memushaj: uno dei più attivi della serata. Suo l’assist vincente per Sadiku. Nella ripresa calcia sul fondo dopo una bella sponda di Balaj.
+ Florin Andone: la Romania in avanti fa poco e quel poco lo fa lui nei 22’ che gli concede Iordanescu. Va vicino al pari, colpendo la traversa.
- Ciprian Tatarusanu: la sua goffa uscita in occasione del gol costa la sconfitta. Un Europeo da dimenticare per lui.
IL TABELLINO
Lione, 19 giugno
Romania-Albania 0-1
42’ Sadiku.
Romania (4-2-3-1): Tatarusanu; Sapunaru, Chiriches, Grigore, Matel; Prepelita (46’ Sanmartean), Hoban; Popa (68’ Andone), Stanciu, Stancu; Alibec (57’ Torje). In panchina: Pantilimon, Lung, Rat, Filip, Moti, Pintilii, Gaman, Chipciu, Keseru. Ct: Iordanescu.
Albania (4-1-4-1): Berisha; Hysaj, Ajeti, Mavraj, Agolli; Basha (83’ Cana); Lila, Abrashi, Memushaj, Lenjani (77’ Roshi); Sadiku (59’ Balaj). In panchina: Shehi, Hoxha, Aliji, Veseli, Kace, Xhaka, Cikalleshi, Gashi. Ct: De Biasi.
Arbitro: Kravolec (Repubblica Ceca).
Note: ammoniti Basha, Matel, Memushaj, Sapunaru, Torje e Hysaj; recupero: 1’ pt, 5’ st.
Uomo partita Uefa: Ajeti.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco