Germania prima, Polonia seconda, Irlanda del Nord terza. L’ultima giornata del girone C stabilisce questa graduatoria.
Al Parco dei Principi, la Germania vince di misura, ma solo l’incredibile numero di palle gol divorate dagli attaccanti ha fatto sì che il risultato fosse così striminzito.
Il primo tempo è stato un tiro al bersaglio della Nationalmannschaft ai pali difesi da McGovern. In mezzo a questa pioggia di conclusioni, c’è stato anche il gol partita di Mario Gomez, che ha segnato a porta ormai sguarnita, dopo l’appoggio di Müller, bravo a non cadere nella tentazione del tiro personale a beffare McGovern servendo il compagno. L’ex attaccante della Fiorentina non segnava in nazionale da quattro anni, precisamente dalla doppietta segnata a Charkiv contro l’Olanda agli Europei del 2012.
Nella ripresa, i Campioni del Mondo hanno continuato a tenere il pallino della partita, ma i ritmi sono calati nettamente, anche perché l’1-0 stava paradossalmente bene ad entrambe: ai tedeschi, che avevano notizie confortanti da Marsiglia (dove una vittoria più netta della Polonia sull’Ucraina avrebbe insidiato il primo posto) e ai nordirlandesi, che hanno chiuso la prima fase con soli tre punti, ma anche con una differenza reti a zero che lascia buone chance di qualificazione. Con l’Albania messa peggio proprio per via della differenza reti, la squadra di O’Neill dovrà tenersi dietro un’altra nazionale per raggiungere gli ottavi. Stasera i britannici tiferanno Turchia: qualora Terim battesse la Repubblica Ceca (o anche se finisse pari), si festeggerebbe il passaggio del turno senza dover attendere la fine di tutti i gironi. Intanto, con questo risultato abbiamo la prima miglior terza: è la Slovacchia, che da stasera ha la certezza di essere agli ottavi di finale.
Quanto alla Germania, è vero che non ha convinto a pieno in questo raggruppamento, ma contro l’Irlanda del Nord si è vista la miglior versione tedesca di questo Euro 2016: ha chiuso il match con un clamoroso 79% di possesso palla, nuovo record della manifestazione; ha prodotto molte palle gol e solo i legni colpiti da Müller e le parate del portiere McGovern hanno limitato il risultato all’1-0; la difesa è riuscita a chiudere il girone senza neanche un gol al passivo, come per altro ha fatto pure la Polonia (in passato era successo solo all’Italia nel 1980 e alla stessa Germania nel 1996). Non sarà brillante come due anni fa, ma sembra in netta crescita.
I PIÙ E I MENO
+ Thomas Müller: elude l’intervento di McGovern, servendo l’assist a Mario Gomez. In più colpisce un palo e una traversa.
+ Joshua Kimmich: bella partita sulla destra per un giocatore alla prima da titolare in nazionale. Spinge parecchio, aiutato anche da un attacco nordirlandese di fatto nullo.
+ Michael McGovern: il portiere dell’Hamilton è protagonista di molte parate decisive. Non sono servite ad evitare la sconfitta, ma almeno hanno garantito una buona differenza reti alla sua nazionale. Di nove tiri nello specchio, solo uno andrà a segno.
- Mario Götze: non c’è un vero peggiore nella Germania visto lo strapotere dimostrato. Ma l’attaccante si mangia un paio di reti, come anche Müller e Gomez, che però si fanno perdonare confezionando anche il gol partita.
IL TABELLINO
Parigi, 21 giugno
Irlanda del Nord-Germania 0-1
30’ Gomez.
Irlanda del Nord (4-5-1): McGovern; Hughes, McAuley, Cathcart, J. Evans; Ward (70’ Magennis), C. Evans (84’ McGinn), Davis, Norwood, Dallas; Washington (59’ Lafferty). In panchina: Carroll, Mannus, McLaughlin, Ferguson, Baird, Grigg, McCullough, McNair, Hodson. Ct: O’Neill.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng (76’ Höwedes), Hummels, Hector; Khedira (69’ Schweinsteiger), Kroos; Özil, Müller, Götze (55’ Schürle); Gomez. In panchina: Leno, Ter Stegen, Mustafi, Podolski, Draxler, Emcre Can, Weigl, Tah, Sané. Ct: Löw.
Arbitro: Turpin (Francia).
Note: nessun ammonito; recupero: 1’ pt, 3’ st.
Uomo partita Uefa: Özil.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco