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Russia 2018, il punto sulle qualificazioni: Europa

Russia 2018, il punto sulle qualificazioni: Europa

Redazione

15 novembre 2016

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Il turno europeo di qualificazioni ai Mondiali non ha registrato grossi scossoni. Vediamo girone per girone come si sono evolute le classifiche. Gruppo A (Francia 10, Olanda e Svezia 7, Bulgaria 6, Bielorussia 2, Lussemburgo 1) La gara di cartello era quella che vedeva la Francia opposta alla Svezia. Non ci sono state sorprese e i vicecampioni d’Europa hanno vinto, seppur a fatica, consolidando la testa della classifica e respingendo l’assalto dell’Olanda, uscita con tre punti - come era prevedibile - dalla trasferta in Lussemburgo. A Saint Denis era stata la Svezia a passare per prima, con un gol di Forsberg, ma la reazione dei ragazzi di Deschamps è stata immediata, con Pogba e Payet capaci di ribaltare il punteggio nel giro di dieci minuti. Gruppo B (Svizzera 12, Portogallo 9, Ungheria 7, Far Oer 4, Lettonia 3, Andorra 0) Tutto agevole per le tre squadre di testa, impegnate in casa contro le ultime del girone. La Svizzera ha superato le Isole Far Oer rimanendo a punteggio pieno (2-0, a segno anche lo juventino Lichtsteiner); il Portogallo ha vinto 4-1 con la Lettonia (doppietta di Cristiano Ronaldo, che ha fallito anche un rigore. Nel finale, gol del cagliaritano Bruno Alves); l’Ungheria ha battuto 4-0 Andorra e nel prossimo turno se la vedrà in terra lusitana. Gruppo C (Germania 12, Irlanda del Nord e Azerbaigian 7, Repubblica Ceca 5, Norvegia 3, San Marino 0) L’8-0 della Germania a San Marino ha avuto strascichi polemici. Prima Müller ha dichiarato inutile una partita del genere, poi la Federcalcio sammarinese si è fatta sentire chiedendo giustamente maggior rispetto. I dieci punti di Alan Gasperoni, resonsabile della comunicazione di San Marino, che sui social ha risposto per le rime a Müller sono in larga parte condivisibili. In campo, il protagonista è stato il debuttante Gnabry, autore di una tripletta. Battendo l’Azerbaigian - che ancora non aveva subito reti - l’Irlanda del Nord raggiunge il secondo posto, in coabitazione proprio con gli azeri. Un 4-0 netto, che rende i britannici i probabili favoriti per il secondo posto, per il quale nutrono ancora speranze anche i cechi e, più distanziati, i norvegesi. Lo scontro diretto tra queste ultime ha visto prevalere la Repubblica Ceca (2-1), alla prima vittoria in queste qualificazioni. Per la Norvegia continua il periodo di crisi. Gruppo D (Irlanda 10, Serbia 8, Galles 6, Austria 4, Georgia 2, Moldavia 1) Le cose più interessanti provengono da questo raggruppamento. La vittoria dell’Irlanda in Austria è il colpo grosso del week end: i verdi balzano al comando da soli e con il tesoretto di una grande vittoria in trasferta. L’Austria al contrario esce ridimensionata e per andare al Mondiale dovrà sperare negli spareggi ed è un’ipotesi tutt’altro che scontata, con la Serbia capace finalmente di giocare una tornata di qualificazione al livello che le compete, e il difficile cliente rappresentato dal Galles, al momento avanti di due punti. A Cardiff, il gol di Mitrovic nel finale ha guastato i piani dei gallesi, che si erano portati avanti con Bale nel primo tempo portandosi temporaneamente al secondo posto. A marzo ci sarà un interessante confronto tra Eire e Galles. La prima per continuare a volare, la seconda per non perdere ulteriore terreno. Gruppo E (Polonia 10, Montenegro 7, Danimarca 6, Romania 5, Armenia 3, Kazakistan 2) Colpaccio della Polonia in Romania: il 3-0 di Lewandowski (doppietta) e compagni a Bucarest lancia i polacchi in testa da soli nel girone e tiene i rumeni a debita distanza. Dietro i biancorossi, il secondo posto è ancora appannaggio del Montenegro, nonostante il suicidio in Armenia: avanti 2-0 all’intervallo, nella ripresa, i montenegrini si sono fatti recuperare, fino a subire al 93’ il gol del 2-3, sprecando così la chance di presentarsi alla sfida con la Polonia in programma a marzo come primi della classifica. Intanto torna a vincere, dopo due ko consecutivi, la Danimarca: 4-1 al Kazakistan. Gruppo F (Inghilterra 10, Slovenia 8, Slovacchia 6, Lituania 5, Scozia 4, Malta 0) L’Inghilterra di Southgate vince il derby con la Scozia, mantenendo il primo posto e gustandosi la probabile eliminazione dei rivali, già in pesante ritardo sulla concorrenza (Strachan è ormai al capolinea, potrebbe subentrare Moyes). Per gli inglesi è stato tutto sin troppo semplice: Sturridge, Lallana e Cahill firmano il 3-0 contro una Tartan Army da troppo tempo assente da un grande torneo (Francia '98 l'ultima apparizione). Dietro vincono sia la Slovenia (faticoso ma prezioso 1-0 a Malta) sia la Slovacchia (comodo 4-0 alla Lituania: anche Hamsik ha partecipato alla festa). Gruppo G (Spagna e Italia 10, Israele 9, Albania 6, Macedonia e Liechtenstein 0) Unico caso di primato in coabitazione è quello del girone dell’Italia, ancora appaiata alla Spagna, ma in ritardo nella differenza reti. Per colmare il gap occorreva una goleada ancora più pesante contro il Liechtenstein (poi c’è Tavecchio che sostiene di “non infierire contro gli avversari”. A parte che è più umiliante dire di fermarsi, non è male questa idea di rischiare la qualificazione ai Mondiali per buona educazione). È arrivato “solo” un 4-0 (era dal 1987 che l’Italia non siglava quattro reti prima dell’intervallo), stesso punteggio ottenuto dagli spagnoli contro la Macedonia. Se tutto andrà come deve, per arrivare primi servirà probabilmente una vittoria in Spagna. Intanto, l’inattesa vittoria di Israele in Albania pone gli israeliani come terza forza del girone e complica di parecchio il cammino a De Biasi, la cui squadra ha chiuso in nove contro undici. Gruppo H (Belgio 12, Grecia 10, Bosnia 7, Cipro ed Estonia 3, Gibilterra 0) Procede a gonfie vele la marcia del Belgio: quattro vittorie su quattro. Che i belgi battessero l’Estonia era abbastanza facile da pronosticare; lo era meno prevedere l’8-1 finale (doppiette di Mertens e Lukaku). Con ventuno gol segnati, la nazionale di Martinez è la più prolifica di tutte le qualificazioni. Gli occhi erano puntati soprattutto su Grecia-Bosnia, che metteva in palio punti pesanti per il secondo posto. È terminata 1-1, con i padroni di casa che hanno rimesso in piedi il match al 95’ con il gol di Tzavellas a riequilibrare l’autorete di Karnezis del primo tempo. Il pari lascia avanti i greci, ma a marzo l’undici di Skibbe andrà a far visita al Belgio, mentre la Bosnia - senza Dzeko, espulso per aver tirato giù i calzoncini ad un avversario! - avrà vita facile in casa contro Gibilterra. Tutto ancora da decidere, dunque. Gruppo I (Croazia 10, Ucraina 8, Islanda 7, Turchia 5, Finlandia e Kosovo 1) Turno favorevole all’Ucraina di Shevchenko, che battendo la Finlandia per 1-0 ha scavalcato l’Islanda al secondo posto, approfittando dello scivolone di quest’ultima in Croazia. La classifica vede al comando la stessa Croazia, con l’Ucraina distanziata di due punti e l’Islanda di tre. Ma alla ripresa delle ostilità, l’Islanda potrà controsorpassare in caso di vittoria in Kosovo, visto che in programma ci sarà proprio Croazia-Ucraina. Anche qua, dunque, non c'è nulla di definito e si rimane in attesa di capire se anche la Turchia potrà inserirsi nel lotto delle candidate. Giovanni Del Bianco

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