Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

L'Olanda che insegnava calcio

L'Olanda che insegnava calcio

Redazione

27 marzo 2017

  • Link copiato

L'esonero di Danny Blind, alla vigilia dell'amichevole con l'Italia, sottolinea la gravità del momento del calcio olandese, che sta andando diritto verso un'eliminazione mondiale, quattro cicli dopo quella del 2002: va ricordato che al tempo in panchina sedeva Louis Van Gaal, cioè uno dei nomi più accreditati per prendere il posto di Blind e provare ad agganciare almeno il secondo posto nel gruppo A di qualificazione mondiale. Impresa non impossibile, perché la Svezia è 3 punti sopra e le partite da giocare sono ancora 5, ma certo la prestazione in Bulgaria è stata da encefalogramma piatto, al di là della sconfitta. Blind era comunque una seconda scelta, visto che per il dopo Van Gaal nel 2014 era stato scelto Hiddink e Blind era il suo assistente, ma il punto è un altro. A Sofia non c'era in campo un solo giocatore che possa spostare o abbia spostato gli equilibri in un grande club che aspiri alla Champions League, tolti l'anziano Robben (e Sneijder, entrato nel secondo tempo), Strootman, De Vrij (infortunato, già tornato a Roma) e in prospettiva il diciassettenne De Ligt. Criticato anche con ragione, visto che ha responsabilità in entrambi i gol bulgari, ma che vale di più dei vari Martins Indi della situazione. Una mancata qualificazione mondiale avrebbe quindi un sapore tutto diverso da quella del 2002 e ancora di più da quelle del 1982 (c'erano comunque i resti della grande Olanda, a partire da Neeskens e Krol) e del 1986 (con Van Basten, Gullit e in pratica tutto lo squadrone che avrebbe vinto l'Europeo due anni dopo). La Eredivisie attuale, piena di stranieri di serie zeta e nemmeno giovani, può essere una spiegazione anche se non l'unica. Nel campionato in corso l'impiego di non olandesi è al 45%, mentre nel 2003-04, l'ultima stagione di Robben in Olanda, era al 38, e nel 2006-07, l'ultima di Sneijder, al 45. Gli olandesi non sono quindi scomparsi, ma è probabile che insegnino calcio meno bene rispetto a qualche anno fa. Senza dimenticare che stiamo parlando di un paese di 17 milioni di abitanti, quindi con un terzo delle probabilità italiane di mettere in campo una nazionale decente.

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi