MACEDONIA
Un Europeo Under 21 tutto da vivere: perché è il primo al quale la Macedonia partecipa, perché ci è arrivata in maniera sorprendente (eliminando la Francia), perché il talento c'è e non manca l'organizzazione tattica.
Il ct Blagoja Milevski ha dato solidità alla difesa e dà spazio alla creatività in attacco. Della fantasia e delle geometrie si occuperà David Babunski, talentuoso centrocampista ex settore giovanile del Barcellona, attivo nel campo filosofico e politico e attualmente tesserato per i giapponesi dei Yokohama Marinos: dalla Catalogna al paese nipponico, insomma, la macedonia non è solo nel suo passaporto.
Giocherà col numero 2, ma ha il ruolo di trequartista il 17enne Elmas, che milita nel Rabotnicki (squadra che incrociò la Lazio nell'Europa League 2011/12) e promette parecchio. Variabili tattiche da seguire: l'esterno d'attacco e all'occorrenza punta centrale Radeski (già 7 presenze in nazionale maggiore) e il prolifico mediano Nikolov. In difesa guida la linea a 4 Gjoko Zaikov, tesserato per i belgi dello Charleroi.
La stella: David Babunski
Forgiato nella masìa del Barcellona, il filosofico Babunski ha sprecato anni importanti facendo sempre un passo indietro. Eppure ha talento da vendere e chissà che non riesca a mettersi in luce e tornare a calcare campi più blasonati di quelli della J-League.
L'esperto: Nikola Gjorgjev
Forse non partirà titolare, ma ha già esordito in nazionale maggiore e gioca in un campionato come quello svizzero che sarà di medio livello, ma è meglio di quello macedone. Un passato nelle selezioni giovanili elvetiche, prima di scegliere la nazionale d'origine (è nato a Zurigo, ma i genitori sono ovviamente macedoni): il 19enne è un duttile centrocampista che sarà importante per la sua squadra.
La sorpresa: Elif Elmas
Giocando in Macedonia deve sfruttare questo evento per mettersi definitivamente in luce: la giovane età, il talento e i margini di crescita sono tutti fattori che ci costringono a tenerlo d'occhio.
SPAGNA
Senza girarci intorno: sono i favoriti del torneo. Una nazionale completa in ogni reparto e con calciatori che sono già di livello internazionale. Qualche nome: Saúl Ñíguez dell'Atletico Madrid, Marco Asensio del Real Madrid, Hector Bellerin dell'Arsenal. Ne facciamo tre, ma potremmo quasi fare un copia-incolla della rosa.
Imbarazzo della scelta per il ct Celades, che opterà per un 4-3-3 dove in porta ci sarà l'interessantissimo basco Arrizabalaga, in difesa Meré e Vallejo formano una coppia talentuosa e affidabile, a centrocampo c'è da segnalare Dani Ceballos e la stellina Denis Suarez, in atttacco c'è anche Deulofeu a giocarsi il posto per innescare il centravanti che potrebbe essere Mayoral.
Una varietà di scelta che tutti i ct vorrebbero: l'abbondanza di talento, di esperienza e di qualità non può mai essere un male. Può esserlo il peso delle aspettative: quando si parte favoriti bisogna reggere la pressione per tutto il torneo.
La stella: Marco Asensio
Potevamo scegliere con una conta di quelle che si fanno da piccoli, però optiamo per lui perché ha segnato anche in finale di Champions League e ha i numeri (tutti) per diventare uno dei fenomeni del calcio europeo del prossimo futuro.
L'esperto: Saúl Ñíguez
Ha giocato meno partite di Deulofeu in nazionale, ma rispetto a lui ha giocato da protagonista già diverse partite davvero importanti con la maglia dell'Atletico Madrid. Insomma, la Spagna conta tanto su di lui.
La scommessa: Jesus Vallejo
Difficile trovare un nome sconosciuto su cui puntare come sorpresa. In porta c'è Arrizabalaga, ma noi diamo una chance a questo difensore centrale che ha giocato nell'Eintracht Francoforte e presto tornerà alla casa madre: il Real Madrid.
PORTOGALLO
Due anni fa la nazionale Under 21 portoghese era già guidata da Rui Jorge e arrivò in finale e ci arrivò da favorita contro la Svezia, dopo aver umiliato in semifinale la Germania (5-0 in quel di Olomuc). Eppure la squadra che annoverava gente del calibro di William Carvalho, Joao Mario e Bernardo Silva fu sconfitta sorprendentemente ai rigori.
Il ct ci riprova adesso, con una nazionale ricca di talento e con alcuni pezzi da 90. Su tutti Renato Sanches, protagonista dell'Europeo dei grandi, vinto proprio dai lusitani l'anno scorso.
Con lui il geometrico e rapido Ruben Neves, classe '97 già in rosa nella spedizione di due anni fa e il sampdoriano Bruno Fernandes, trequartista in blucerchiato, ma più spesso interno sinistro in maglia portoghese. Altri nomi sui taccuini: Ricardo Horta, attaccante del Malaga e reduce da una prolifica stagione in prestito al Braga, e l'offensivo terzino Joao Cancelo del Valencia, già 3 reti in 4 partite in nazionale maggiore.
La stella: Ruben Neves
Già due anni fa sembrava potesse esplodere, invece poi si è un po' perso anche per colpa di Nuno Espirito Santo che al Porto proprio non lo vedeva. L'Europeo Under 21 è l'occasione per togliersi di dosso un po' di polvere e rimettersi in carreggiata verso qualche top club.
L'esperto: Renato Sanches
Diciannove anni e un Europeo (dei big) già vissuto e vinto da protagonista, oltre a una stagione al Bayern Monaco. Magari in chiaroscuro, ma Ancelotti sa che può contare su un giocatore potenzialmente dominante. E lo sa pure Rui Jorge.
La scommessa: Edgar Ié
Prodotto del vivaio del Barcellona, è un difensore di 23 anni rapido, aggressivo. Magari non ha un gran fisico, cosa che lo rende più adatto a una difesa a 3. Però teniamolo d'occhio, perché può essere una buona pedina su cui scommettere.
SERBIA
Italia che è stata, Italia che è, Italia che sarà: nella nazionale del ct Nenad Lalatovic ci sono l'ex attaccante del Palermo Uros Djurdjevic, il mediano del Torino Sasha Lukic e il futuro compagno di squadra – di ruolo portiere – Milinkovic-Savic, fratello del centrocampista della Lazio che, però, per volere della società biancoceleste non sarà in Polonia.
Il talento è come sempre tanto, bisogna vedere se il potenziale verrà pienamente sfruttato (annoso problema delle nazionali balcaniche): c'è l'esterno offensivo Zivkovic del Benfica, c'è il centrocampista centrale Grujic del Liverpool e c'è il medianone Nemanja Maksimovic, già preso dal Valencia dopo la stagione in Kazakhstan all'Astana.
In difesa ci sono due giocatori del Bordeaux, il terzino Gajic e il centrale Jovanovic, che possono mettersi in luce.
La stella: Uros Djurdjevic
Ha lasciato poche tracce al Palermo, ma quest'anno è reduce da una stagione in patria da più di 20 reti. In Polonia per rilanciarsi definitivamente e ritrovare una porta aperta in un campionato di livello superiore.
L'esperto: Marko Grujic
Era nella rosa dell'Under 20 che, nel 2015, vinse il Mondiale di categoria. Poi un'altra buona stagione alla Stella Rossa lo ha portato al Liverpool, dove ancora non ha trovato spazio, ma ha respirato aria di calcio che conta davvero.
La sorpresa: Nikola Milenkovic
Classe 1997, è un difensore centrale che si è messo in mostra nel Partizan Belgrado, ma è già pronto per altri palcoscenici: infatti nelle scorse ore ha firmato per la Fiorentina. La prova del nove sulle sue qualità arriverà in questi Europei Under 21.
Edoardo Cozza