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Verratti e lo status del PSG

Verratti e lo status del PSG

Redazione

20 luglio 2017

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Il cambio di procuratore di Marco Verratti, passato da Donato di Campli a Mino Raiola, si presta a varie considerazioni visto che stiamo parlando del giocatore italiano che ha più mercato nel mondo: se il Paris Saint-Germain entrasse nell'ordine di idee di privarsene (e l'idea attuale non è certo questa, anche se in 40 giorni possono succedere tante cose), riuscirebbe tranquillamente a spuntare dal Barcellona della situazione più del doppio dei 42 milioni di valutazione per Bonucci e senz'altro di più di quanto Cairo tirerebbe fuori da Belotti. La prima considerazione è che nel mondo esistono alcuni club per cui non esiste cifra allettante: nessun giocatore sotto contratto può lasciarli se non prendendoli con le 'buone' (e Di Campli aveva usato le cattive, dicendo che Verratti era prigioniero del PSG). Di questa élite finanziaria fanno parte Real Madrid, Barcellona, le due squadre di Manchester, il Chelsea e appunto il PSG. Altri club, per quanto molto ricchi e ben gestiti come Juventus, Bayern Monaco, Arsenal, eccetera, non direbbero no (e infatti non l'hanno mai detto) a una proposta indecente per un loro giocatore. È quindi chiaro che chi firma un contratto con il PSG sa già che verrà ricoperto d'oro ma anche che non potrà usare le classiche furbate da calciomercato o inventarsi 'mal di pancia' per rompere un accordo liberamente preso. Parlando di calcio, è chiaro che Verratti è sotto certi aspetti davvero prigioniero di una squadra stabilmente ai vertici europei ma sempre percepita (anche dai suoi stessi giocatori) di uno status inferiore a quello di un Real Madrid, al di là del dettaglio delle Champions League che il Real vince e gli altri no. Una squadra, il PSG, che al 20 luglio non è di certo migliorata rispetto all'anno scorso visto che gli unici giocatori di buon livello in entrata sono stati Dani Alves (e soltanto grazie al post Cardiff) per la fascia destra e Berchiche per la sinistra dopo l'addio di Maxwell. È anche per questo che il PSG ha disperatamente bisogno di un colpo alla Neymar, a qualsiasi cifra (il fair play finanziario UEFA è chiaramente una barzelletta, non da oggi), per ridiventare una meta attraente al di là dei soldi.

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