Facile ricordare le notizie d'epoca, basta una rapida ricerca sul web e salta fuori di tutto per qualsiasi data nella storia dell'umanità. Meno facile è ricordare le bufale d'epoca, notizie di grandissimo impatto di cui si è parlato per giorni in tutto il mondo ma di cui sono scomparse anche le minime tracce: nell'epoca pre web il falso non rimaneva in circolazione, addirittura ci si vergognava di avere ingannato i lettori. Il 23 agosto del 1985 gli appassionati di calcio di tutto il mondo furono colpiti dalla notizia del ritorno in campo nientemeno che di Gerd Müller. La stella della nazionale tedesca Ovest e del Bayern Monaco, 40 anni, aveva smesso di giocare soltanto da 3, dopo 2 buone stagioni nei Fort Lauderdale Strikers della NASL e una nello Smith Brother's Lounge, una squadra amatoriale sempre di Fort Lauderdale, sponsorizzata da un bar. In sostanza un'agenzia di stampa scandinava aveva scritto che Müller era sul punto di firmare per l'HJK Helsinki, squadra certo non peggiore di quelle in cui aveva concluso la carriera, allenata da quel Jyrki Heliskoski che vent'anni dopo per un breve periodo avrebbe allenato la Finlandia prima di diventare assistente di Roy Hodgson. Ma l'agenzia aveva voluto anche esagerare, scrivendo che l'interesse di Müller per l'HJK dipendeva dalla partita di Coppa delle Coppe che la squadra avrebbe dovuto giocare qualche settimana dopo in Albania contro il Flamurtari: il piano di Müller sarebbe stato quello di rivedere una donna di Tirana, tale Hojna, conosciuta 18 anni prima durante una trasferta della nazionale tedesca, e che non poteva uscire da un paese all'epoca sotto la dittatura comunista: Enver Hoxha era morto da poco, ma il suo successore Ramiz Alia era riformista per modo di dire. Una bellissima storia, che fu ripresa e analizzata in tutto il mondo ('Il vecchio campione che non si arrende', 'L'amore che abbatte le barriere', 'Polvere di stelle' e altri evergreen), ma totalmente falsa. Müller era ingrassato al punto di non essere presentabile nemmeno nei tornei aziendali. Non solo, ma dopo il ritiro era caduto in una fortissima depressione, con strada diretta verso l'alcolismo. Ed era anche sposato, quindi questa trasferta europea alla ricerca di Hojna non sarebbe magari stata gradita dalla moglie. Sorvolando sul fatto che si sarebbe giocato a Valona e non a Tirana e che Hojna forse aveva dimenticato un uomo conosciuto (forse) 18 anni prima. Storia minima, ma con un grande significato: crediamo soprattutto a ciò a cui vogliamo credere, come il tempo che non passa.