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Le trattative della Juventus per liberarsi dell'argentino destano qualche perplessità, al di là del discorso Caldara-Bonucci, visto che nel Real Madrid di Pellegrini prima e di Mourinho poi la coesistenza fra i due campioni è stata spesso possibile. E anche il rapporto umano sembra discreto...
Perché Higuain e Cristiano Ronaldo non possono giocare insieme? È una domanda che non si fanno soltanto i tifosi della Juventus, ma un po’ tutti quelli che non capiscono come mai il club bianconero stia facendo di tutto per liberarsi di uno degli attaccanti più forti del mondo, senza avere grandi benefici sul monte ingaggi (visto l’arrivo di Bonucci) e addirittura un danno per il futuro, con la partenza di Caldara. Misteri del mercato, ma dal punto di vista calcistico la domanda è sempre valida. Perché Higuain e Cristiano Ronaldo hanno giocato insieme per 4 anni e non all’oratorio, ma al Real Madrid in Champions League. Di più: al di là della preferenza tecnica di CR7 per Benzema, i suoi rapporti con Higuain sono sempre stati discreti e il loro incontro torinese lo testimonia. Quando il portoghese fu acquistato da Florentino Perez, nel 2009, Higuain era già a Madrid da due anni e si era nel pieno del dominio del Barcellona di Guardiola, che impose al Real spese pazzesche: in quell’estate arrivarono Kakà dal Milan, Benzema dal Lione e Xabi Alonso dal Liverpool, colpi solo parzialmente finanziati da Robben al Bayern, Sneider all’Inter e Huntelaar al Milan. Restringendo il discorso all’attacco, Manuel Pellegrini si trovò a gestire una situazione esplosiva con Higuain, Cristiano Ronaldo, Benzema, Kakà, ma anche il declinante Van Nistelrooy, che sarebbe durato pochi mesi, e il mostro sacro Raul, che non sarebbe sopravvissuto all’arrivo di Mourinho nell’estate 2010. Una stagione di grandi nomi e grossa confusione, in cui comunque le partite vere furono giocate con Higuain titolare come punta centrale, più Cristiano Ronaldo e Kakà larghi ma non troppo, in un 4-3-3 ben diverso da quello zemaniano ma anche da quello che ha in testa Allegri per questa stagione. Con Mourinho aria nuova, ma sempre affollamento in attacco visti gli arrivi di Ozil e Di Maria, all’epoca con caratteristiche più offensive rispetto alle loro attuali versioni. È in questo periodo che inizia la rivalità con Benzema, con l’allenatore troppo sensibile alle richieste di Cristiano Ronaldo (con il suo stesso procuratore, Jorge Mendes) e con l’equilibrio nell’impiego dato più dai frequenti infortuni del francese che da scelte di Mourinho, che ripropose il 4-2-3-1 del Triplete interista. In certe occasioni, con Benzema fuori, a Higuain fu preferito addirittura Adebayor. Il tutto senza che Perez protestasse, visto che ha mai ritenuto Higuain un suo giocatore ed il problema alla fine è stato questo, più dei mugugni di un Cristiano Ronaldo che si stava gradualmente spostando verso il centro dell’attacco. Più o meno la stessa situazione l’anno seguente, quando comunque il Real conquistò la sua prima Liga contro Guardiola allenatore, mentre nel 2012-13 le azioni di Higuain un po’ salirono: Mourinho faceva partire Cristiano a sinistra e Di Maria a destra, con Ozil (e qualche volta Modric) dietro la prima punta, e non si può dire che i risultati siano stati cattivi anche se le Champions in serie sarebbero state vinte negli anni seguenti, con Ancelotti e Zidane, ma soprattutto una squadra di campioni totalmente al servizio del fuoriclasse. Nell’ultimo quinquennio in attacco Benzema è stato messo al servizio di CR7 anche con le stampelle e l’unica alternativa si è ridotta alla scelta fra Isco e Bale, parlando delle partite che al Real interessano e non delle statistiche grezze. E quindi? Higuain non è il partner dei sogni di Cristiano Ronaldo, ma non è nemmeno incompatibile al punto di liberarsene ad ogni costo.
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