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Il terzo anno consecutivo di Balotelli nel club francese sembra una soluzione di ripiego per tutti, dopo le trattative con il Marsiglia e gli scenari di un ritorno in Italia dalla porta principale...
Come può il centravanti della Nazionale italiana giocare in una squadra francese di basso livello, che nemmeno partecipa all’Europa League? La storia di Mario Balotelli al Nizza per la terza stagione consecutiva ha dell’incredibile, al di là del fatto che lui sembri il primo a considerarla normale. Il quasi ventottenne attaccante azzurro voleva infatti andarsene e le offerte non gli mancavano (il Marsiglia allenato da Rudi Garcia su tutte), ma soprattutto il Nizza voleva monetizzare qualcosa dalla sua cessione visto che Balotelli è in scadenza di contratto, un contratto da circa 3,8 milioni di euro netti a stagione.
All’inizio di luglio Raiola sembrava aver fatto tutto: 10 milioni per soddisfare il Nizza e un ingaggio per Balotelli di quasi 5 milioni netti. Il direttore sportivo dell’OM, Zubizarreta, ne parlava come di un acquisto già fatto e anche qualche presunto nuovo compagno, come Thauvin, gli aveva dato il benvenuto. Poi è successo qualcosa di poco chiaro: da una parte il Marsiglia ha provato a risparmiare qualcosa sull’ingaggio inizialmente proposto, dall’altra Balotelli era convinto di poter tornare in Italia dalla porta principale: dopo l’offerta concreta del Parma, che per qualche giorno ha fatto sognare tutti con l’ipotesi Balotelli-Cassano, erano arrivati infatti i contatti con Napoli e soprattutto Roma. Insomma, situazioni degne dell’uomo che secondo Mancini dovrebbe trascinarci ai prossimi Europei.
Peccato che fra le manifestazioni di interesse e la firma ci sia stato di mezzo il mare, nello specifico il Tirreno, così che Balotelli alla fine non ha capito ma si è adeguato, presentandosi agli ordini di Patrick Vieira, sempre apparso poco caloroso nei suoi confronti al contrario di un club che lo ha riaccolto con un figliol prodigo, definendo l’operazione ‘Super Mario 3’. Lo si dovrebbe rivedere in campo il 31 agosto contro il Lione, ma non si sa mai. Certo è che con le prime partite vere della Nazionale alle porte non poteva permettersi di rimanere inattivo o di accettare offerte stravaganti come quelle cinesi. Rimane il mistero sul perché nemmeno club italiani paragonabili al Nizza (e almeno mezza serie A lo è) non abbiano voluto l’attaccante della Nazionale.
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