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FC Internazionale v FC Barcelona - UEFA Champions League Group B

MILAN, ITALY - NOVEMBER 06:  Milan Skriniar of FC Internazionale (L) and Ousmane Dembélé of FC Barcelona compete for the ball during the Group B match of the UEFA Champions League between FC Internazionale and FC Barcelona at San Siro Stadium on November 6, 2018 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)© Inter via Getty Images

Il vero record di Inter-Barcellona

Le cifre grezze dell'incasso possono ingannare perché vengono confrontate a epoche differenti, ma rapportando tutto al costo della vita nei vari decenni si scopre che oggi il grande calcio interessa molto più di ieri. Anche allo stadio...

7 novembre 2018

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Inter-Barcellona ha fatto segnare il record italiano assoluto d’incasso per una partita di calcio con quasi 6 milioni (esattamente 5.919.864) di euro portati dai 73.428 spettatori in un San Siro che al terzo anello blu (quello sopra la curva del Milan, per intendersi), dove erano stati collocati i tifosi catalani, presentava molti vuoti: non per scarsa fiducia in Valverde, ma per i precedenti fra le tifoserie che hanno a molti sconsigliato la trasferta. E infatti sono stati venduti soltanto 800 biglietti sui 5.500 disponibili… Comunque un incasso impressionante, in un’era televisiva che in teoria indurrebbe in una piovosa serata di novembre a starsene a casa, battendo di quasi 800.000 euro il primato stabilito dalla Roma sempre in Champions League nella scorsa stagione, nella semifinale con il Liverpool, e il record della stessa Inter stabilito in campionato nell’aprile scorso contro la Juventus. Ma al di là dei numeri da Guinness, bisogna farsi una domanda: davvero nel 2018 il calcio dal vivo piace più che nell’era pre-pay tv?

Prendiamo in considerazione lo stesso stadio, la stessa squadra e la stessa competizione, tornando con la memoria al 22 aprile 1981, semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni fra l’Inter e il Real Madrid allenato da Vujadin Boskov, che al Bernabeu aveva vinto 2-0. Quel tentativo (la squadra di Bersellini vinse 1-0, con gol di Bini) di rimonta attirò 78.744 paganti, per un incasso di 802.176.000 lire. Cifre che fecero molto discutere, perché anche in quel caso si trattò di record assoluto di incasso battendo di 110 milioni di lire un Inter-Borussia Dortmund della Coppa UEFA della stagione precedente. Istruzioni per l’uso: San Siro aveva all’epoca due soli anelli ma la capienza massima nel 1981 era quasi uguale a quella di oggi (80.018), e soprattutto la partita fu trasmessa in diretta televisiva in tutta Italia con l’esclusione però della zona di Milano. Sulle prime infatti la trasmissione sembrava subordinata al tutto esaurito, ma a tutto esaurito ottenuto l’Inter spiegò che non voleva mancare di rispetto a chi aveva comprato il biglietto e si era sobbarcato una spesa e magari un viaggio per andare allo stadio. Altri tempi, davvero. Oggi la mancata diretta di una partita di quel tipo porterebbe la gente in piazza. 

Ma tornando ai due incassi, confrontiamoli nell’unico modo corretto possibile, cioè quello di rapportare le lire di 37 anni fa all’effettivo potere di acquisto. Usiamo le tabelle di rivalutazione dell’ISTAT, pur con tutte le precauzioni del caso (molti beni oggi ritenuti indispendabili nel 1981 nemmeno esistevano) e vediamo così che 802.176.000 lire dell’epoca significano 1.649.000 euro di oggi. Sarebbe sempre un incasso notevolissimo, invidiabile da molte partecipanti all’attuale Champions League, ma pur sempre un quarto di quanto realizzato ai giorni nostri in Inter-Barcellona. Conclusione? Il grande calcio piace di più oggi rispetto a diversi decenni fa, mentre le cifre dicono che ai piani inferiori il pubblico sta neppure troppo lentamente scomparendo. 

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