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Il 7 giugno di 20 anni fa il figlio del grande Valentino diventava direttore sportivo del club granata da poco acquistato da Cimminelli, tornando a lavorare con l'amico Gigi Simoni...
Per Sandro Mazzola il Torino è sempre stato qualcosa di speciale ed è per questo che il 7 giugno del 2000, 20 anni fa, era l’uomo più emozionato del mondo. 51 anni e qualche giorno dopo la tragedia di Superga il figlio del grande Valentino Mazzola tornava a vestire quella maglia granata che aveva vestito da piccolissima mascotte del Grande Torino. Il nuovo Torino di Franco Cimminelli lo aveva infatti scelto come direttore sportivo e quel giorno di 20 anni dopo un incontro nella sede della Ergom, l’azienda di Cimminelli, a Borgaro Torinese, fu firmato il contratto. Già da tempo Mazzola faceva da suggeritore a Cimminelli ed infatti come allenatore era già stato scelto Gigi Simoni, che così ricostituì con Mazzola la coppia che nel 1997-98 aveva sfiorato lo scudetto con l’Inter del primo Ronaldo.
La cinquantottenne ex colonna della Grande Inter di Herrera non si fece problemi nel prendere in mano un club appena retrocesso in serie B, da tanta che era la voglia di fare qualcosa per il Torino. I granata iniziarono la stagione abbstanza male e a fine ottobre, dopo una sconfitta con il Piacenza, Mazzola dovette per la seconda volta in due anni comunicare la notizia dell’esonero all’amico Simoni, anche in questo caso per volontà del proprietario: nel caso del Torino Simoni veniva accusato, fra le altre cose, di non valorizzare Pinga… In panchina fu chiamato Camolese ed il Torino ingranò, vincendo il torneo e tornando in serie A. Era la squadra di Delli Carri, Castellini, De Ascentis, Maspero, Schwoch, per la categoria una squadra di altissimo livello: tutta gente fortemente voluta da Mazzola.
Per il ritorno in serie A Cimminelli contettò personalmente Franco Colomba, poi cambiò idea e rimase Camolese. Lì Mazzola capì di essere stato preso per il suo passato, più che per il suo presente, un grande nome da buttare in pasto ai tifosi. Camolese resistette un’altra stagione e fu esonerato nell’ottobre del 2002, per prendere Ulivieri. Ma anche lui durò poco, venne sostituito dalla coppia Zaccarelli-Ferri (Giacomo), e la stagione finì con la retrocessione. Mazzola se ne andò prima, il 25 marzo del 2003. Sapeva di non aver ritrovato il Grande Torino, ma gliene sarebbe bastato uno medio.
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