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La società giallorossa ha ingaggiato per le prossime tre stagioni lo Special One, reduce dall'esonero al Tottenham ma ancora con una grandissima immagine in tutto il mondo...
La Roma ha messo a segno un colpo a sensazione, ingaggiando Josè Mourinho per le prossime tre stagioni, fino al 2024. Un'operazione, quella dei Friedkin, di grandissimo impatto mediatico e che serve anche a far digerire ai tifosi giallorossi una stagione deludente, peraltro in parte imputabile alle situazioni trovate. Addio quindi a Fonseca, già ufficializzato. Ma questo non toglie che tutto il mondo adesso parli di Mourinho alla Roma visto che a dispetto delle ultime stagioni, e soprattutto delle due ultime mezze stagioni al Tottenham, il cinquantottenne portoghese sia forse l'allenatore più riconoscibile al mondo. In Italia manca dai tempi del Triplete con l'Inter, quindi dal 2010: da allora tre stagioni al Real Madrid, due e mezzo come seconda vita al Chelsea, due e mezzo al Manchester United e poi il Tottenham, con il primo anno ben raccontato da 'All or nothing', la serie di Amazon. Negli ultimi 11 anni Mourinho ha quindi vinto una Premier League, una Liga, una Europa League, due Coppe di Lega inglese, una Coppa di Spagna e una Supercoppa di Spagna, sfiorando altri trofei e comunque sempre da protagonista in due realtà di pesi massimi come la Liga e la Premier League. Certo soprattutto in Inghilterra ha abbassato i toni ed è sembrato quasi un parente del Mourinho interista, ma la Roma lo ha ingaggiato sia pensando alla sua immagine internazionale sia alla sua capacità di trascinare un ambiente. Per la Serie A un grandissimo ritorno, per certo versi simile a quello di un anno fa di Ibrahimovic con il Milan.
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