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La sfida dello Stadium è anche quella fra due allenatori che nonostante le lunghe carriere si sono incrociati relativamente poco. Ma sempre con scintille, al di là del gesto delle orecchie di tre anni fa...
Juventus-Roma è una di quelle classiche che hanno fatto la storia del calcio italiano: nella storia della serie A i giallorossi sono stati l’avversario più frequente (174 partite) dei bianconeri, meno dell’Inter ma più del Milan e di tutte le altre squadre. Il bilancio prima della sfida di domenica sera dice 83 vittorie della Juventus, 41 della Roma e 50 pareggi. Se invece guardiamo al bilancio della sfide fra Allegri e Mourinho la situazione si ribalta: nei non tanti, in totale 8, confronti diretti l’attuale allenatore della Roma ha vinto 4 volte, contro le 2 di Allegri e 2 pareggi.
Una storia interessante, che va al di là dei freddi numeri e che parte il 10 gennaio 2009 a San Siro, con il pareggio fra l’Inter del già celebrato Mourinho ed il Cagliari dell’emergente Allegri, all’epoca considerato allenatore da progetto mentre oggi è quasi l’icona del calcio all’italiana, resultadista e poco altro. Era l’Inter della stagione pre-Triplete, che aveva in Ibrahimovic il leader, e fu proprio l’attuale milanista a pareggiare il gol di Acquafresca. Nella partita di ritorno, il 24 maggio, ai gol di Ibra e di Acquafresca si aggiunse quello di Cossu, dando ad Allegri una di quelle vittorie da copertina che un anno dopo su scelta di Galliani gli avrebbero fatto guadagnare la panchina del Milan al posto di Leonardo. Nella stagione seguente altre due sfide dirette in campionato, però con due vittorie di Mourinho: 2-1 a Cagliari il 20 settembre 2009, con una doppietta di Milito a ribaltare il rigore di Jeda, e 3-0 a San Siro il 7 febbraio 2010, gol di Pandev, Samuel e di quel Milito in missione in una squadra già di suo in missione.
Se queste prime quattro partite sono da asteriscare, perché le rose e gli obbiettivi di Cagliari e Inter erano troppo diversi, non altrettanto si può dire delle 4 sfide con Allegri alla guida di un grande club. Partito Mourinho per Madrid proprio nel 2010, subito Allegri se lo ritrovò contro nella fase a gironi della Champions League: il 19 ottobre al Bernabeu il Real vinse 2-0 grazie ai gol di Cristiano Ronaldo e Ozil, mentre il ritorno del 3 novembre a San Siro regalò uno spettacolare 2-2. Higuain per un Real che in attacco aveva anche Cristiano Ronaldo, Ozil e Di Maria, con Benzema (!) panchinaro, doppietta del trentottenne Pippo Inzaghi e pareggio definitivo di Pedro Leon. Da allora i casi della vita e della Champions hanno voluto che quasi mai Allegri e Mourinho si trovassero faccia a faccia in campo: una cosa abbastanza curiosa, visto che solo negli ultimi due anni uno dei due (Allegri) è stato totalmente inattivo.
Arriviamo così alla fase a gironi della Champions League 2018-19, l’ultima della prima vita juventina di Allegri, con l’impresa bianconera all’Old Trafford contro il Manchester United allenato da Mourinho: quel 23 ottobre il gol della vittoria fu di Paulo Dybala, contro avversari che avevano già Pogba come leader ed al centro dell’attacco Romelu Lukaku… Per Mourinho la rivincita sarebbe arrivata il 7 novembre all’Allianz Stadium: vantaggio bianconero con Cristiano Ronaldo, poi pareggio di Mata e vittoria dei Red Devils con autorete di Alex Sandro. Una partita rimasta nella memoria con un’immagine iconica, quella delle orecchie mostrate da Mourinho al pubblico. Insomma, in rapporto alle loro grandi e lunghe carriere Allegri e Mourinho si sono finora incrociati poco. Hanno stima reciuproca, essendo la loro visione del calcio molto simile, ma proprio per questo non potranno mai amarsi.
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