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La disfatta con il Bodø/Glimt e le parole dell'allenatore hanno aperto il dibattito sul reale valore della rosa giallorossa, al di là dei titolari...
Anche dopo il disastro in Norvegia contro il Bodø/Glimt, un 6-1 che guardando al valore degli avversari e non solo ai numeri è la più grande disfatta europea nella storia della Roma, Mourinho non è certo fuori dalla Conference League anche se il suo stato d’animo è quello di un allenatore che mai prima di questa partita aveva subito 6 gol in 90 minuti. Lo Special One si è preso tutte le colpe, almeno a parole, ma facendo capire di avere messo in campo apposta una sorta di formazione sperimentale, con due soli titolari. Cosa da lui più volte sottolineata, come a voler evidenziare il basso valore complessivo della rosa. Chissà come saranno contenti i Friedkin e Tiago Pinto…
Ma al di là delle parole, quanto vale la rosa della Roma? O, per essere ancora più precisi, quanto valgono i giocatori della Roma che Mourinho non ‘vede’ più? Secondo Transfermarkt i giocatori della Roma hanno un valore di mercato di 429,5 milioni di euro: si va dai 45 milioni, ovviamente teorici fino a quando qualcuno non li tira effettivamente fuori per l’acquisto, di Lorenzo Pellegrini, fino ai 2 milioni di Darboe, per citare giocatori in campo ieri e non gente di fatto fuori rosa come Santon e Fazio. La rosa del Bodø/Glimt varrebbe invece meno di 15 milioni complessivi, più o meno la valutazione del solo Villar. Insomma, la Roma B non sarà all’altezza della Roma A, cosa comunque discutibile visti i tanti giocatori che con Fonseca facevano bene e ora sono quasi spariti, ma certo non è una squadra che possa essere asfaltata dal Bodø/Glimt.
Anche perché la storia europea di Mourinho parla chiaro: negli ultimi vent’anni in qualsiasi competizione internazionale affrontata è sempre riuscito ad arrivare alla fase ad eliminazione diretta: 2 vittorie (con Porto e Inter) e 6 semifinali in Champions League, una vittoria in Coppa UEFA con il Porto ed una in Europa League con il Manchester United, comunque mai meno degli ottavi di finale tranne una volta agli inizi con il Porto. È anche per questo che l’allenatore portoghese è quello che ha vissuto peggio di tutti questa figuraccia, magari utile a farsi prendere i giocatori desiderati ma che comunque rimarrà nella memoria.
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