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Gli allenatori per Conte© AFPS

Gli allenatori per Conte

L'attuale allenatore del Tottenham ha vinto la Panchina d'Oro per la Serie 2020-21, un premio assegnato dai tecnici ma che è discutibile come quelli dei giornalisti... 

1 aprile 2022

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La FIGC ha annunciato l’assegnazione della Panchina d’Oro ad Antonio Conte, con un leggerissimo ritardo visto che il premio come miglior allenatore di Serie A di riferisce alla stagione sportiva 2020-21 e nel frattempo Conte è passato dall'Inter a un dimenticabile periodo da opinionista, per poi arrivare alla panchina del Tottenham. Ma al di là del fatto che sia quasi terminata la stagione successiva, si tratta di un premio serio perché è assegnato dal Settore Tecnico della FIGC (attualmente presieduto da Demetrio Albertini) sulla base dei voti degli allenatori, e quindi in teoria non del sentito dire o dell’immagine dei candidati.

Conte ha quindi vinto per la quarta volta il premio, con Pioli che nell’occasione è arrivato secondo e Gasperini terzo. Ma chi sono esattamente i votanti? Sono gli allenatori di Serie A e B della stagione 2020-21 e 2021-22, esonerati e subentranti tutti compresi, oltre a Mancini, Nicolato e qualche altro allenatore federale. Per la Serie B ha vinto la Panchina d’Argento Alessio Dionisi, ovviamente non per il Sassuolo che guida adesso ma per l’Empoli, davanti a Castori (Salernitana) e Zanetti. Per la C il premio è invece andato a Cristiano Lucarelli, mister della Ternana, davanti a Caserta e Giacomo Gattuso.

La Panchina d’Oro altro non è che l’erede dello storico Seminatore d’Oro che tante polemiche creava, anche perché la FIGC lo assegnava sulla base di una votazione segreta da parte di una commissione scelta dal presidente federale: proprio per la mancata assegnazione del Seminatore d’Oro 1977-78 (lo vinse G.B. Fabbri per il suo grande Vicenza) ci fu la rottura fra Enzo Bearzot, che riteneva di meritarlo per quanto fatto della Nazionale nel Mondiale argentino (in teoria potevano vincerlo anche i c.t. azzurri, ed infatti Bearzot lo avrebbe vinto nel 1982...), e Italo Allodi.

Ma tornando all’attualità, è interessante notare come anche gli allenatori alla fine siano schiavi della logica delle squadre più forti. Molto spesso, infatti, il premio (che ha l’attuale struttura dalla stagione 1993-94, e dal 2006 è diviso per categorie), è andato al tecnico della squadra campione d’Italia, come infatti è accaduto a Conte in 4 occasioni su 4 (3 alla Juventus e l’anno scorso all’Inter) e comunque quasi sempre ad allenatori di squadre da zona alta della classifica. 4 volte ha vinto infatti Allegri, 2 Lippi, Ancelotti, Capello, Zaccheroni, Prandelli e Gasperini. E nell’albo d’oro l’unico allenatore di squadre sotto al livello delle UEFA-Europa League è Alberto Cavasin, con il Lecce 1999-2000. Insomma, nemmeno gli allenatori sanno valutare in maniera corretta gli allenatori, cioè in base al potenziale a loro disposizione. Poi sono i primi a lamentarsi di essere sottovalutati.

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