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Italy Training Session & Press Conference

NEW YORK, NEW YORK - MARCH 23:  Nicolo Zaniolo of Italy arrives before Italy training session at NY Red Bulls TG on March 23, 2024 in New York, New York.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)© Getty Images

L'anno di Zaniolo

I miracoli di Bergamo, la capienza per la Serie A, la Primavera del Lecce e le dimissioni di Buffon

4 luglio

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All’Atalanta non fanno magie ma lì ogni giocatore, bravo o scarso che sia, riesce a dare il massimo del proprio potenziale. E quasi sempre viene venduto al momento giusto, per rendere quasi sempre meno che a Bergamo… Probabile che vada così anche con Zaniolo, uscito bene da Euro 2024 visto che l’infortunio gli impedito di condividere il disastro azzurro. Nel caso funzionasse, al Galatasaray andrebbe una cifra importante (22 milioni, compreso il costo del prestito), che molti addetti ai lavori hanno ritenuto eccessiva per un talento senza un ruolo chiaro che per motivi diversi negli ultimi anni ha sempre giocato poco. Il gigantesco non detto del dibattito sugli italiani che giocano sempre meno in serie A è questo: a parità di valore sportivo costano più di un equivalente straniero, a meno che non arrivi dalla Premier League. E all’Atalanta, dove hanno valorizzato chiunque senza badare al passaporto, lo sanno bene. Una buona notizia quindi che credano in Zaniolo.

Il ‘sorteggio’ dei calendari della Serie A 2024-25 sta generando le solite lamentele basate sul nulla, perché mai come quest’anno la situazione stadi è complicata. Dai lavori nello stadio dell’Atalanta, che ha chiesto e ottenuto di giocare in trasferta le prime 3 partite a quelli di Como, passando per Venezia e Firenze, le situazioni da definire sono tante. E nel caso di Como e Venezia il problema è oggettivo: la capienza minima per giocare in Serie A è di 12.000 posti, quindi un problema per entrambi i club anche a lavori ultimati. Certo quei 12.000 sono stabiliti ‘salvo deroghe’, come scritto sul sito della FIGC, quindi è sicuro che le deroghe ci saranno anche se non saranno eterne viste le ambizioni di questi due club. In ogni caso il salto dalla B alla A è anche questo, visto che nella serie cadetta la capienza minima è di 5.500 ed in C addirittura di soli 1.500 posti.

Sticchi Damiani e Corvino si sono inalberati quando in mezzo alle discussioni sui giovani calciatori italiani è stato fatto notare che il loro Lecce Primavera ha in rosa il 100% di giocatori stranieri: qualcuno, pochi, ha anche il passaporto italiano, ma la sostanza è questa. E non è vero che tutti fanno come il Lecce, perché la percentuale di stranieri nelle squadre Primavera è di circa il 30%. Che poi questa percentuale sia 'tanto' o 'poco' è una questione ideologica: i club devono fare i propri interessi oppure far giocare ragazzi locali meno bravi o più costosi (o tutte e due le cose insieme) soltanto perché fra dieci anni, magari, la Nazionale potrà arrivare agli ottavi del Mondiale 2034? Poi i risultati della Nazionale, come prova l'estate 2021 (e non 1921), vanno e vengono, mentre più strutturali sono le preferenze del pubblico. Qualcuno ha smesso di tifare Milan perché ci giocano quasi soltanto stranieri? Il Milandi Pioli ha avuto nella scorsa stagione gli stessi spettatori del Milan di Sacchi, che di stranieri ne aveva due (il primo anno) o tre. 

Rimangono tutti. Per spirito di servizio, si intende. Da Gravina a Spalletti arrivando fino a Gigi Buffon, l’unico che sembrava aver capito la portata del disastro europeo, non per il risultato (una partita si può sbagliare, in fondo agli ottavi stavano per uscire anche l’Inghilterra e Francia) ma per un ambiente pessimo che non è dipeso da sfortuna o da un tiro che finisce sul palo. Comunque anche Buffon rimane, dopo un colloquio con Gravina invece di lasciare ha addirittura raddoppiato: al ruolo di capodelegazione aggiungerà un nuovo incarico, ancora indefinito, per migliorare i rapporti fra club e Nazionale. Una leggenda usata per gettare fumo, non proprio una novità (chi si ricorda dei grandi numeri 10 motivatori a Coverciano?) nel calcio. Tanto fino alla Francia di Nations League nessuno parlerà più di Nazionale.

stefano@indiscreto.net

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