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BESTPIX - Real Madrid Unveils New Signing Kylian Mbappe

*** BESTPIX *** MADRID, SPAIN - JULY 16: Real Madrid new signing, Kylian Mbappe kisses the Real Madrid badge as he is unveiled at Estadio Santiago Bernabeu on July 16, 2024 in Madrid, Spain. (Photo by Florencia Tan Jun/Getty Images)© Getty Images

Mbappé come Maradona

La presentazione del campione francese in un Bernabeu impazzito come il San Paolo di 40 anni fa: l'inizio di una nuova era o l'ennesima operazione di marketing del Real Madrid?

17 luglio

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La presentazione di Kylian Mbappé al Bernabeu è stata impressionante. Perché 75.000 persone a Napoli per il Maradona del 1984 ci stavano, considerando la presenza di Maradona nell’immaginario collettivo e le stagioni modeste da cui arrivava il Napoli. Ma vederle nel 2024 per un giocatore forte, a volte fortissimo, che dopo anni di tira e molla arriva nella squadra più prestigiosa e forte del mondo è strano. E ancora più strana è stata la scelta di Mbappé: vincendo la Champions League, facciamo questa ipotesi non strampalata, sarebbe soltanto uno dei tanti campioni che l’ha vinta con questa maglia, mentre vincendola con il PSG, e prima o poi l’anno giusto lo imbroccheranno come accaduto per il City, sarebbe diventato un mito, comunque quello sarebbe diventato il PSG di Mbappé. Che se ne è quasi scappato, rinunciato incredibilmente anche all’Olimpiade per cui aveva anche messo la faccia.

Come giocherà il Real Madrid di Mbappé? Non è esattamente la prima volta in carriera in cui Ancelotti ha problemi di abbondanza, visto che oltre a Vincius e Rodrygo fra poco ci sarà anche Endrick, senza contare Brahim Diaz e Arda Guler, che punte non sono ma di sicuro entreranno in discorsi tattici che inevitabilmente toccheranno anche Bellingham. Il tutto in una realtà senza Kroos, senza un senatore come Nacho, con Modric di un anno più vecchio, eccetera. Non c’è più nemmeno Joselu, il tipico esempio di come la penuria di centravanti veri renda decisivi quelli che una volta sarebbero state seconde linee. Per status è possibile che Mbappé provi a giocare al centro, senza essere ghettizzato alle sue sgasate sulla sinistra, per i suoi detrattori l'unica cosa che sa fare, o che al limite Ancelotti si limiti a fargli fare ciò che faceva Rodrygo a fianco di Vinicius, tenendo a freno i 18 anni di Endrick, peraltro forse il più adatto di tutti, anche se non è un gigante, a giocare al centro.

Tutto scompare di fronte all’impatto commerciale di Mbappé, cresciuto non nel benessere ma nemmeno nella povertà (i genitori, che curano i suoi interessi, sono due ex sportivi, la madre nella pallamano ad un livello più alto del padre nel calcio) anche se Bondy è una realtà difficile. Un venticinquenne consapevole del suo ruolo, perfino troppo, credibile come testimonial di mille marchi e come volto da pubblicità progresso. Più intelligente, o meglio consigliato, del calciatore medio, Mbappé non ha mai avuto un vero procuratore ma una rete di consulenti su materie specifiche e una sua società, con una quarantina fra dipendenti e collaboratori, che lo segue a tempo pieno fra social network, inziative pubblcitarie e investimenti. Al Real Madrid guadagnerà 15 milioni netti a stagione, meno che nel PSG ma con un bonus alla firma di 150 milioni visto che è arrivato gratis. Ma è sbagliato farne una questione di soldi e anche di marketing (fra l'altro per i diritti di immagine ha spuntato condizioni migliori rispetto alle altre stelle), visto che Mbappé ha sempre voluto indossare questa maglia, punto d’arrivo di ogni calciatore del mondo, dettaglio che fa impazzire gli altri grandi club europei. Se vincerà la Champions non sarà il Real Madrid di Mbappé, ma il Real Madrid con Mbappé. E così magari arriverà nel cuore della gente, cosa che per chi è perfetto è difficile.

stefano@indiscreto.net

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