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Italia vs Israele  -Nations league 2024/2025

italian's giovanni di lorenzo celebrates after scoring the 2-0 goal for his team during the Nations league soccer match between Italia and Israele at the Bluenergy Stadium in Udine, north east Italy - Monday, October 14,2024 sport - soccer (Photo by Andrea Bressanutti/Lapresse)© LAPRESSE

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Alla Nazionale è bastato un buon inizio di Nations League per dimenticare il disfattismo cosmico post Euro 2024. Eppure Spalletti è sempre Spalletti, e i giocatori fra cui scegliere sempre quelli... 

8 giorni fa

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Perché con lo stesso Spalletti e lo stesso gruppo di giocatori fra cui scegliere l’Italia di adesso è una squadra credibile mentre quella di giugno faceva pena sotto ogni profilo psicologico, fisico e tecnico? Dopo il 2-2 con il Belgio e il 4-1 a Israele soltanto un suicidio contro Belgio e Francia potrebbe togliere agli azzurri i quarti di finale di Nations League e il vantaggio di essere sorteggiati come teste di serie nei gironi di qualificazioni mondiale. Ma al di là dei risultati e del buon gioco messo in mostra anche a questo giro, dopo quello di settembre, il passaggio dal pessimismo cosmico (i giovani non giocano più in strada, poi in Serie A non vengono lanciati, eccetera) a un cauto ottimismo è evidente e non può essere tutto merito del 3-5-2, modulo che Spalletti non usava in maniera continuativa dai tempi dell’Udinese ma che ogni tanto in situazioni disperate (come con la Croazia a Euro 2024) ha riproposto, di solito facendo bene.

Fra l’altro fra Belgio e Israele ha cambiato pochissimo: soltanto Donnarumma, a rischio squalifica, con un Vicario un po’ incerto, e Ricci perché voleva vedere Fagioli dall’inizio. Si può dire che sia Vicario sia Fagioli, l’unico che con Israele ha fatto male, torneranno in panchina, e che in ogni caso la Nazionale che proverà a conquistare il Mondiale è strutturata in modo da favorire l’inserimento di eventuali uomini della Provvidenza visto che dietro a Retegui può giocare praticamente chiunque, con diverse caratteristiche: Lorenzo Pellegrini, Raspadori come è stato con Israele, Daniel Maldini che a Udine ha esordito sotto gli occhi di suo padre Paolo e della madre Adriana, anche chi non è entrato come Zaniolo e chi non c’era come Chiesa o Kean. Barella rientrerà al posto di Frattesi, il cui senso del gol e i cui inserimenti sono però fondamentali, o di Ricci-Fagioli, con Tonali riconvertito regista, ma la squadra questa è. Non ci sono tre nazionali dignitose schierabili, come per Francia, Spagna, Argentina e Brasile, ma una senz’altro sì.

E adesso? Giocate le partite con del 14 novembre contro il Belgio a Bruxelles e del 17 contro la Francia a San Siro (con allenamenti ad Appiano Gentile, quindi con incrocio Spalletti-Inzaghi dopo le recenti frasi del c.t. sui rapporti con gli ultras), Spalletti presumibilmente si godrà quattro mesi di bonus fino ai quarti di finale di Nations League previsti per marzo. Inutile guardare più avanti, cioè a qualificazioni mondiali che valgono vita e morte (sportive), su cui si potrà fare qualche ragionamento solo fra due mesi dopo il sorteggio dei gironi. Quarti di finale di Nations League da cui potrebbe clamorosamente rimanere fuori l’Olanda, che nel suo gruppo sta lottando con l’Ungheria per il secondo posto, mentre l’Inghilterra ne è già fuori visto che sta giocando, e nemmeno bene, in Lega B. Tornando a noi, va ricordato che i risultati del campo saranno importanti come il nome del presidente federale che uscirà dall'assemblea del 4 novembre. Se Gravina sarà confermato, scenario in questo momento più probabile di tutti gli altri, Spalletti tirerà fino al Mondiale 2026 in ogni caso, anche in caso di eliminazione ai quarti di Nations League.

stefano@indiscreto.net

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